Torna ancora l’autocertificazione, il documento che abbiamo imparato a conoscere nei mesi del lockdown e in seguito all’entrata in vigore dei vari Dpcm del Governo.
Il modulo serve a giustificare gli spostamenti necessari. La nuova autocertificazione è necessaria durante le ore del coprifuoco.
In zona rossa l’autocertificazione serve sempre. Si può uscire di casa solo per comprovate esigenze lavorative o motivi di urgenza (tra cui fare la spesa). È vietato uscire dal Comune di residenza e quindi ogni spostamento in tal senso va motivato.
Chi invece è in zona arancione ha bisogno dell’autocertificazione quando deve spostarsi per motivi urgenti da una città all’altra.
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VERSO PASQUA
A messa con l’autocertificazione e in una chiesa vicino a casa. Sarà così a Pasqua per i fedeli di tutto il Paese. Da lunedì queste disposizioni varranno per tutte le regioni che sono diventate rosse. Per il resto le regole sono sempre quelle che impongono l’ingresso dei fedeli in numero contingentato, l’obbligo di mascherina e la distanza di sicurezza. Niente scambio della pace ma un inchino guardandosi negli occhi.
Per i riti di Pasqua, la Cei ha invitato i fedeli a partecipare alla celebrazione in presenza nel rispetto rigoroso delle norme anti contagio. Lo streaming consigliato agli anziani e alle persone più a rischio. Quanto ai riti legati alla Settimana Santa, si consiglia la consegna in mano dell’ulivo benedetto, meglio se in buste, preventivamente confezionato. Niente lavanda dei piedi, cerimonie nel rispetto del coprifuoco.
La Conferenza episcopale italiana, in un aggiornamento alla luce del nuovo decreto, ricorda che la catechesi per i ragazzi nelle zone rosse sarà solo on line. Per le città in zona arancione si ricorda ai fedeli che potranno raggiungere qualsiasi chiesa nel proprio comune oppure entro i 30 chilometri se il comune ha meno di 5 mila abitanti. Sì alla catechesi in presenza per i ragazzi, se le scuole sono aperte.