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Le indagini

Maletto (CT), si nasconde in B&B per evitare di scontare la condanna a 5 anni: trovato e arrestato

domenica 9 Febbraio 2025

Aveva messo a segno numerose truffe in diversi comuni del nord Italie e, per questo, era stato condannato a più di 5 anni di reclusione, il 40enne di Milano che l’altro giorno è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Randazzo. 

La vicenda ha avuto origine l’altro pomeriggio, quando una pattuglia che stava percorrendo le vie cittadine, si è accorta della presenza di quell’uomo che, da solo, vagava per le vie della città ma, a differenza dei turisti, non sembrava affatto interessato ai monumenti o al paesaggio. Insospettiti da quell’atteggiamento, i Carabinieri hanno deciso di seguire le sue mosse, vedendolo percorrere i vari paesi del comprensorio, fino a Maletto, dove è entrato in un B&B. 

A quel punto, grazie allo scambio informativo con i colleghi delle Stazioni competenti per quei territori, e alla sinergia con la Centrale Operativa, i militari dell’Arma sono riusciti a carpire le sue generalità, inserite correttamente nella banca dati delle Forze dell’Ordine dal gestore della struttura ricettiva, come previsto dalla specifica normativa di settore. 

Un “alert” è scattato quando, poi, sul conto del 40enne, è emersa una “nota di ricerca” del 14 novembre 2024, in seguito all’ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di La Spezia che, esaminati i reati da lui commessi dal 2018 al 2023, lo ha condannato a 5 anni, 8 mesi e 16 giorni di reclusione. 

A quel punto, i Carabinieri di Randazzo hanno deciso di intervenire, perciò hanno fatto irruzione nel locale dove l’uomo aveva deciso di soggiornare, sorprendendolo mentre stava disfacendo i bagagli.  

Sorpreso per essere stato scovato in quel paese così piccolo e lontano dalla Liguria, il truffatore seriale ha tentato di sottrarsi all’arresto raccontando di aver mal di stomaco perché, poco prima, aveva ingerito del detersivo con l’intento di farla finita a causa di una delusione sentimentale. 

L’equipaggio ha quindi chiamato il personale medico del 118, che lo ha accompagnato all’ospedale di Bronte dove, però, i medici hanno escluso che si fosse avvelenato, attestando, invece, che era in buono stato di salute. 

Il 40enne è stato, pertanto, arrestato e associato al carcere di Catania Piazza Lanza

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