Una linea ferrata per collegare la città. Stiamo parlando dell’anello ferroviario di Palermo. Un’opera che punta a colmare l’assenza di una metropolitana nel centro del capoluogo siciliano. Al momento si sta lavorando sulla porzione inferiore della struttura, ovvero sui tratti Giachery-Porto e Porto-Politeama. Dopodiché, l’attenzione si sposterà sul futuro cantiere della fermata “Turrisi-Colonna”.
L’obiettivo è quello di chiudere il cerchio il prima possibile, magari entro fine 2025. Per farlo bisognerà completare gli interventi ancora in corso. In piazza Castelnuovo i lavori sono alle battute finali. Alla fermata “Politeama” infatti le maestranze della ditta D’Agostino stanno lavorando a spron battuto per l’installazione dei servizi telematici, nonché sull’area esterna della futura stazione. L’obiettivo è quello di completare tutto entro settembre 2025. Ma prima di attivare lo scalo ferroviario, come già ribadito dall’assessore alla Rigenerazione Urbana Maurizio Carta, bisognerà terminare gli interventi sul tratto fra la stazione Giachery e la fermata “Porto”. Mentre su quest’ultima le maestranze continuano gli scavi, dalle parti di via dei Cantieri si lavora all’impianto elettrico.
Gli interventi alla stazione Giachery
Con riguardo alla stazione Giachery, da qualche mese la ditta incaricata da RFI ha creato una vasta area di cantiere dal lato del mercato ortofrutticolo. Un argomento di cui si è occupato anche il Consiglio Comunale di Palermo. A gennaio 2024, Sala Martorana approvò a maggioranza una variante di progetto con la quale si consentiva di realizzare una nuova rampa per raggiungere il livello della ferrovia, una stazione radio e le relative vie di fuga. Secondo quanto riferito dagli uffici di RFI, al momento sono in corso gli interventi di attivazione della linea, in particolare sull’impianto elettrico.
Alla variante però il Consiglio Comunale chiese di allegare un vasto progetto di riqualificazione urbana. Negli spazi antistanti alla stazione Giachery infatti dovrebbero essere realizzati un’area attrezzata dotata di una pavimentazione anti-trauma di 200 metri quadrati con giochi a molla, altalene e scivoli per bambini. Grande spazio sarà dato anche al verde, con la piantumazione di nuovi arbusti e di alcuni cespugli. Dovrebbero essere installate inoltre diverse panchine per permettere una più ampia fruizione degli spazi. La delibera prevederebbe anche alcuni interventi di riqualificazione urbana. Fra questi figurerebbero il rifacimento del parcheggio, il quale si doterà di un’asfalto permeabile per prevenire eventuali allagamenti, dei marciapiedi e dei relativi attraversamenti pedonali. Sulla questione però da RFI riferiscono che le interlocuzioni con il Comune sarebbero ancora in corso. In pratica, servirà ancora del tempo per definire i dettagli.
Si prosegue alla fermata Politeama
Intanto, la ditta D’Agostino sta proseguendo gli scavi anche sulla futura “fermata Politeama“. Le maestranze in particolare si stanno concentrando sull‘installazione dei sistemi elettrici, sulle via di accesso alla struttura (ascensori compresi) e sulla pavimentazione esterna, in particolare sui marciapiedi prospicienti al cantiere. L’opera, dopo tanti anni di attesa, è in uno stato decisamente avanzato. A darne un segno tangibile c’è la rimozione di numerose barriere che, da oltre un decennio, circondava l’area fra piazza Castelnuovo e piazza Sant’Oliva. L’obiettivo è quello di completare gli interventi entro settembre 2025.
Anche se, come ribadito il 1 febbraio ai microfoni de ilSicilia.it dall’assessore Maurizio Carta, il momento dell’attivazione della fermata Politeama sarà successivo. “Procedono secondo il cronoprogramma i lavori per l’apertura della stazione Politeama dell’anello ferroviario prevista entro l’anno – ha commentato l’esponente di Lavoriamo Per Palermo -. La fermata vera e propria è in avanzato stato di completamento, ma la sua apertura dipende dalla connessa fermata Porto di cui stanno procedendo i lavori“.
I ritardi accumulati sull’anello ferroviario
Un obiettivo agognato non solo dall’utenza ma anche e soprattutto dalle numerose attività commerciali della zona, le quali hanno patito più di tutti i ritardi accumulati sul cantiere dell’anello ferroviario. I lavori sono infatti partiti nel lontano 2014 e si sarebbero dovuti concludere entro 1089 giorni. Tradotto, facendo due conti, nel giro di tre anni. Nel frattempo però, sono subentrati una serie di imprevisti. A cominciare dal fallimento di Tecnis, vecchia ditta incaricata dell’appalto, passando poi per l’emergenza covid e per la necessità di aggiornare il prezziario dell’intervento a causa dell’inflazione dei materiali dettata dalla guerra in Ucraina. Si arriva così ai giorni nostri, ovvero all’attuale stato di avanzamento del cantiere.
Il destino della piazza di Borgo Vecchio
Al completamento del cantiere si lega poi un altro progetto, ovvero la riqualificazione di piazza della Pace, a Borgo Vecchio. Come ricordato qualche settimana fa, ai microfoni de ilSicilia.it dal presidente dell’ottava Circoscrizione Marcello Longo, l’area attualmente occupata dalla base operativa della ditta D’Agostino rappresenta l’unica possibilità di avere uno spazio verde per l’intero quartiere e i suoi abitanti. La voglia di lavorare ad un progetto di rilancio dell’area urbana c’è tutta. Ma senza uno spostamento dei container verso un’altra sede, come ad esempio gli spazi antistanti alla fermata “Turrisi Colonna”, tale volontà rischia di non tramutarsi mai in un elemento sostanziale.