Francesco Forgione non è più il sindaco di Favignana. È stata approvata in consiglio comunale la mozione di sfiducia firmata da otto consiglieri. L’atto è esecutivo e adesso si attende l’invio di un commissario nominato dalla Regione. Il dibattito è durato oltre tre ore.
Nel suo intervento Forgione ha tracciato un bilancio della sua amministrazione e abbandonato l’aula al termine dell’intervento. “Di fronte alla vostra sfiducia sono tranquillo – ha detto – perché per fortuna ognuno ha la propria storia da cui guardare al futuro. Da domani continuerò ad amare queste isole come le ho amate prima di esserne il sindaco, consapevole che quel poco che ho fatto con disinteresse, rigore morale e passione civile, comunque sarà patrimonio di tutta la comunità”.
Il testo integrale dell’intervento del sindaco Forgione in consiglio comunale
“Per chiunque svolga ruoli e funzioni pubbliche arrivano momenti di verifica e di bilancio della propria attività, del lavoro svolto e della coerenza tra questi e i principi di trasparenza e imparzialità sanciti dalla Costituzione. Ciò è ancora più necessario quando si esercita una funzione di governo su mandato popolare.
Trasparenza dei comportamenti individuali, rispetto dell’interesse generale, rigore morale nella sfera privata come in quella pubblica, concorrono a definire un’etica della responsabilità come bussola per orientare l’azione politica e amministrativa.
Questa seconda mozione di sfiducia, giunta a questo atto finale, pone a me e ai cittadini delle nostre isole l’esigenza di un bilancio di questi quasi cinque anni di Amministrazione. Ma serve anche un’opera di verità su quanto avvenuto dalla prima mozione di sfiducia di circa un anno fa, con il tentativo di far decadere la consigliera Salerno pur di avere i numeri necessari a sfiduciare il sindaco, violando tutte le norme, come hanno sancito due sentenze del TAR della Sicilia. E occorre capire come si è arrivati, infine, al piccolo e basso trasformismo che ha portato all’ottavo consenso sulla mozione attuale.
Per quanto mi riguarda, questi quasi cinque anni sono stati anni impegnativi, perché impegnativo è il compito di amministrare con rigore e trasparenza nelle difficoltà in cui versa la pubblica amministrazione. Ma sono stati anche anni appassionanti: ho scelto di vivere qui con assoluto spirito di servizio verso una comunità che ho imparato a conoscere e che mi ha assegnato la responsabilità e l’onore di esserne il sindaco”.