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Il monitoraggio

Etna e Stromboli in eruzione: lava e esplosioni, ma nessun impatto sui voli

venerdì 28 Febbraio 2025
eruzione-etna

La presenza di un piccolo cratere a pozzo degassante sul fianco meridionale della Bocca Nuova dell’Etna, a quota 3.100 metri sul livello del mare, è stata osservata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania. Alle 7 di oggi è iniziato un modesto trabocco lavico dal cratere di Sud-Est, formando un piccolo flusso sull’alto fianco meridionale della ‘bocca’ e che è in via di esaurimento e in raffreddamento. Sempre al cratere di Sud-Est continua l’attività stromboliana iniziata ieri sera. Inoltre si osserva la continuazione dell’attività effusiva a regime variabile dalla fessura alla base meridionale della Bocca Nuova, formando un braccio lavico a sud del campo lavico delle ultime settimane. Da ieri sera l’ampiezza media del tremore vulcanico è continuata a incrementare gradualmente e intorno all’1.30 di oggi ha prima raggiunto l’intervallo dei valori alti e intorno alle 04:30 il valore massimo, sul quale si è grossomodo stabilizzata sino allo stato attuale. Le localizzazioni del centroide delle sorgenti del tremore risultano ubicate in corrispondenza del Cratere di Sud-Est ad una elevazione di circa 2.900 metri sopra il livello del mare. E’ proseguita nel corso della notte e perdura fino allo stato attuale una vivace e continua l’attività infrasonica, con valori medi, e che risulta localizzata al cratere di Sud-Est. Tra le 8 e le 111 le stazioni clinometriche di Monte Conca e Rifugio Citelli hanno registrato un transiente deformativo inferiore ai 2 microradianti. Le altre stazioni della rete clinometrica e i dati Gps non mostrano variazioni significative. Al momento il bollettino di allerta per i voli, il Vona, rimane di colore arancione. L’attuale attività eruttiva dell’Etna non impatta con l’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.

Un trabocco lavico dall’area craterica Nord, associato a modeste fontane di lava, è presente sullo Stromboli. E’ quanto emerge dal monitoraggio dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania. Un’analoga attività è presente alla base della Bocca Nuova dell’Etna, ma i due fenomeni non sono assolutamente collegati. Al momento il fronte del flusso lavico sullo Stromboli si attesta nella porzione superiore della Sciara del Fuoco. Contestualmente, continua senza variazioni l’attività esplosiva ordinaria a entrambe le aree crateriche Nord e Centro-Sud. Dal punto di vista sismico, dalle 12.30 circa di oggi l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un chiaro incremento dei suoi valori, passando nel giro di meno di un’ora dall’intervallo dei valori bassi a quello dei valori molto alti. Non si segnalano variazioni significative nel tasso di occorrenza e nell’ampiezza degli explosion quakes. I dati di deformazione della rete Gps permanente non mostrano variazioni significative.

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