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La crisi dei pescatori delle Eolie arriva in III Commissione, tra le richieste in audizione il Piano di Gestione locale

mercoledì 12 Marzo 2025

Al via le interlocuzioni tra i pescatori eoliani e la Regione Siciliana.

Dopo giorni di proteste, astenendosi dall’uscire in mare, e gli appelli per la salvaguardia di un patrimonio, ma anche di un importante fetta dell’economia dell’arcipelago, come quello delle acque eoliane, le richieste del comparto approdano all’Ars. Il dilagante malcontento non è passato inosservato e in III Commissione Attività Produttive si è svolta nella giornata di ieri l’audizione per mettere in luce le criticità della marineria, messa in ginocchio da una grave crisi, acuita dall’azione dei delfini sulla piccola pesca che saccheggiano il pescato, danneggiando le reti, oltre che per i ritardi nell’applicazione del Piano di Gestione locale previsto dalla legge regionale 9 del 20 giugno 2019.

L’audizione, convocata dal presidente della Commissione Gaspare Vitrano, si è svolta alla presenza del presidente piccola pesca eoliana di Unicoop Sicilia Giuseppe Spinella. Un primo confronto e scambio di battute. Un’interlocuzione che proseguirà nelle settimane che seguiranno per tendere la mano ai pescatori delle Isole Eolie. Tra gli attesi all’incontro, ma assente, anche l’assessore regionale all’Agricoltura, allo Sviluppo rurale e alla Pesca mediterranea Salvatore Barbagallo.

C’è l’impegno da parte del dirigente generale che metterà a disposizione tutte le risorse possibili e disponibili, un tavolo di concertazione permanente e l’attuazione il prima possibile del Piano di Gestione locale. Queste sono tutte cose importantissime per i pescatori“. Ha spiegato il presidente della III Commissione Gaspare Vitrano. La pesca eoliana rischia di scomparire ed è proprio su questa direzione che si muovono le richieste del comparto, per chiedere una visione più chiara e una presa di posizione netta sul futuro.

Argomento centrale e di notevole importanza è l’attuazione del Piano di Gestione locale. Un’occasione, ad oggi persa, per la pesca locale e che per le comunità costiere rappresenta fonte di sostegno, sviluppo e occupazione. La necessità di attuare il Piano nasce anche dalla volontà di perseguire principi come quella della sostenibilità e della tutela della biodiversità, importanti per la salvaguardia delle acque eoliane, minacciate, così come tutto il Mediterraneo, dalla drastica riduzione di alcune specie ittiche, soprattutto a causa dei cambiamenti climatici. 

Inizia dunque in salita il lavoro del nuovo dirigente generale del Dipartimento Pesca Giovanni Cucchiara che parallelamente dovrà occuparsi anche dell’allarme lanciato dai pescatori di Sciacca, che hanno dichiarato lo stato di crisi e richiesto lo stato di calamità naturale (CLICCA QUI).

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