Via libera al piano delle alineazioni. Dopo settimane di stallo imposte dal caos che ha riguardato le commissioni e i dissidi all’interno del centrodestra, il Consiglio Comunale di Palermo è riuscito a superare lo scoglio verso l’approvazione del bilancio. Il documento è stato varato a maggioranza. Venti i voti favorevoli. Sette quelli contrari, con un solo astenuto (il presidente del Consiglio Giulio Tantillo). L’ok alla delibera è arrivato poco dopo la mezzanotte, durante l’ennesima seduta in notturna. L’accordo è stato trovato invece qualche ora prima. Per superare l’ostacolo rappresentato dagli oltre settanta emendamenti presentati, si è deciso di votare favorevolmente quelli che avessero avuto i pareri positivi degli uffici.
Le modifiche apportate: si all’ex Pallone di Italia ’90
Un elenco nel quale rientra l’emendamento, a firma di Ugo Forello e Giulia Argiroffi, con il quale inserire all’interno del piano l’ex Pallone di Italia ’90. Ovvero uno dei quei beni che interessa da vicino la futura convenzione sullo stadio Renzo Barbera. Una zolletta di zucchero in una serata amara per tutti i tifosi rosanero. Passa anche la proposta di modifica relativa all’utilizzo di alcuni magazzini comunali del centro storico a fini ambientali. In particolare, l’obiettivo è quello di creare dei CCR in modo da evitare l’accumulo di rifiuti all’interno del cuore della città, soprattutto durante il periodo estivo.
Ok infine all’ordine del giorno, a prima firma del capogruppo pentastellato Antonino Randazzo, con il quale si promuove il recupero della Torre Ingastone, struttura storica presente nei pressi del quartiere di Borgo Nuovo. Area sulla quale si è da poco insediata la struttura commissariale nell’ambito dei fondi “Caivano bis”. Niente da fare invece per l’emendamento, a prima firma di Franco Miceli, con il quale si promuoveva una razionalizzazione delle strutture ricettive.
Oso: “Piano senza visione nè strategia”
Nonostante i lifting proposti dall’aula, il giudizio da parte delle opposizioni è rimasto negativo. Ad illustrarne i motivi è l’esponente di “Oso” Giulia Argiroffi. “Questa delibera è l’ennesima occasione persa. Non ha nulla di strategico. Recupera vecchi piani mai andati a buon fine. Non ha nè visione nè strategia. Decide di vendere solo i beni per i quali qualche privato ha manifestato qualche interesse d’acquisto. E’ il fallimento della Pubblica Amministrazione, sancito dall’assenza di risposte ricevute“.
Lavoriamo Per Palermo: “Ora testa a bilancio e convenzione stadio”
Guarda invece al futuro il gruppo di Lavoriamo Per Palermo. “La delibera, approvata a maggioranza oggi in consiglio comunale (ieri per chi legge, n.d.r.), ha come obiettivo il mantenimento, il recupero e soprattutto la valorizzazione dei beni di proprietà del comune nonchè la selezione dei beni da dismettere ed alienare: si tratta di una delibera propedeutica al bilancio il cui esame adesso sarà all’ordine del giorno dell’aula. Con l’approvazione di questa delibera il consiglio comunale può infatti finalmente procedere all’esame dello strumento finanziario ed a quella della concessione dello stadio alla società Palermo FC“.