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La dichiarazione

Antoci: “Non si può morire lavorando, l’Europa verifichi le cause e adegui i controlli”

venerdì 28 Marzo 2025

In un solo giorno cinque lavoratori hanno perso la vita in Sicilia. Un dato drammatico che si inserisce in un quadro nazionale allarmante, secondo l’Inail, 1.090 morti sul lavoro registrate in Italia nel 2024. Numeri che rendono urgente un rafforzamento delle misure di prevenzione, soprattutto in regioni come la Sicilia dove l’incidenza degli infortuni è superiore del 125% rispetto alla media nazionale.

L’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere un’azione decisa in linea con la strategia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro 2021–2027, che punta alla “Visione Zero” delle morti bianche.

 “Non possiamo più assistere in silenzio a tragedie quotidiane”, dichiara Antoci. “L’Europa deve intervenire per accertare le cause e rafforzare la prevenzione, soprattutto nei territori più colpiti come la Sicilia.”

“Ho chiesto alla Commissione – continua Antoci – di verificare il rispetto delle direttive europee sulla sicurezza sul lavoro e sostenere azioni mirate per l’Italia e per le regioni dove l’incidenza degli infortuni è superiore del 125% rispetto alla media nazionale come Sicilia.”

 “Morire mentre si lavora è un fallimento dello Stato e dell’Europa. Dobbiamo garantire – conclude Antoci – condizioni dignitose e sicure per tutti i lavoratori e senza eccezioni.”

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