La Polizia di Stato ha smantellato un’organizzazione criminale che gestiva l’immigrazione clandestina tra la Turchia e l’Italia. Quindici persone – tutti egiziani – sono state arrestate tra le province di Cosenza, Catania e Catanzaro, oltre che in Albania, Germania, Oman e Turchia con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di migranti e di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aggravata dalla circostanza di operare in ambito internazionale.
L’operazione ‘El Rais’ è frutto di un’indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania e condotta dal Servizio centrale operativo e dalla Squadra mobile di Siracusa, in sinergia con l’agenzia Europol, Eurojust, il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia e l’unità Human trafficking and smuggling of migrants di Interpol.
I dettagli dell’operazione verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10:30 presso gli uffici della Procura distrettuale di Catania.
I migranti, secondo quanto è emerso nel corso dell’indagine, venivano fatti imbarcare dalle città di Izmir, Bodrum e Marmaris in Turchia e seguendo rotte prestabilite sarebbero giunti in Calabria a Crotone e Roccella, ed in Sicilia ad Augusta e Portopalo di Capo Passero a bordo di barche a vela.
L’organizzazione era ramificata a livello internazionale, come dimostrano gli arresti eseguiti in diversi Paesi.
Un’articolata organizzazione criminale che operava tra l’Egitto, la Turchia, la Grecia con ramificazioni in Italia che gestiva gli sbarchi clandestini lungo il Mediterraneo orientale. E’ quella al centro dell’inchiesta ‘El rais’ della Dda di Catania che contesta “18 eventi migratori, dal 2021 al 2023, che hanno visto l’arrivo di migliaia e migliaia di migranti lungo le coste siciliane e calabresi“. In Turchia è stato arrestato il presunto capo dell’associazione, l’egiziano Assad Ali Gomaa Khodir, detto Abu Sufyen, ritenuto uno dei principali player di questo sistema di trasbordo di migranti dall’Asia minore all’Europa.