Agrigento nel 2025, Catania nel 2028? È questa la speranza dell’amministrazione Trantino. La giunta ha approvato l’atto di indirizzo che avvia il percorso per la presentazione della candidatura della città etnea a Capitale della Cultura nel 2028, secondo le modalità indicate dal decreto del Ministero, che prevede il 3 luglio come termine ultimo per inviare la manifestazione d’interesse.
Ci sarà, successivamente, tempo fino al 25 settembre per costruire il dossier, che dovrà descrivere la strategia, le partnership, le iniziative da mettere in campo per convincere la giuria (composta da sette esperti indipendenti, figure di rilievo nel campo delle arti, della cultura e della valorizzazione territoriale e turistica).
Nell’atto di indirizzo ci sono gli elementi per un percorso partecipato e condiviso, al quale dovrà lavorare anche un team di professionisti, con esperienza specifica, per “accompagnare” Catania anzitutto verso la rosa delle dieci città finaliste e le audizioni finali; l’atto individua, inoltre, la cabina di regia che seguirà e coordinerà ogni aspetto della costruzione del dossier.
La giuria, entro il 18 dicembre, esaminerà le candidature ammesse selezionando i progetti finalisti.
L’iter si concluderà a fine marzo 2026 quando verrà, su proposta del Ministro, insignita la città vincitrice del titolo di “Capitale Italiana della Cultura 2028”.
“Abbiamo voluto scommetterci, con largo anticipo, per costruire una candidatura forte, nella quale coinvolgere tutte le forze migliori di questa Città e non solo in ambito culturale. La nostra idea di Catania Capitale della Cultura è certamente legata a quanto la storia, la cultura e la natura ci hanno generosamente donato, compresi uomini e donne che hanno onorato il loro essere Catanesi, ma dovrà essere proiettata nel futuro, puntando su innovazione, rivoluzione digitale, mobilità sostenibile. La nostra “Capitale” dovrà essere identitaria, inclusiva, aperta, moderna e dinamica: abbiamo tutti i requisiti per farcela“, spiega il sindaco Enrico Trantino.

“Tutto questo – aggiunge – è nel patrimonio genetico, millenario, della Città e della Sicilia, tanto quanto musei, teatri, segni e presenze del passato, voglia di guardare al futuro, dovremo solo dimostrare di esserne degni. Sappiamo di avere la storia, le potenzialità e le risorse umane per attraversare gli ostacoli che si frappongono, compreso qualche tenace pregiudizio, ma dobbiamo avere la maturità e la lungimiranza per correre, sopravanzando un traguardo per volta“.
“Da oggi – conclude – inizia una fase di ascolto e di attività finalizzate all’obiettivo e tutti i progetti di questa nostra Amministrazione, in un’ottica interdisciplinare saranno rivolti principalmente a rafforzare questa nostra candidatura, consapevoli quanto la strada sia lunga e valga la pena percorrerla. Conosciamo a fondo le criticità della nostra città per cui siamo impegnati minuto per minuto per migliorarla. A prescindere da come andrà e faremo di tutto perché vada bene, sono certo che ne usciremo migliori e più consapevoli, come Città e come cittadini di questa nostra terra d’origine tutti insieme dobbiamo fare un salto di qualità e remare nella stessa direzione, ciascuno secondo le proprie responsabilità. Essere scelti, tuttavia, determinerebbe un forte incremento di flussi turistici, oltre a consentirci una rigenerazione dei nostri tanti spazi culturali e il rafforzamento della nostra immagine a livello nazionale e internazionale, con importanti ricadute economiche per il nostro territorio”.