Cogliere le radici dell’ormai dilagante violenza, di genere e non solo, diffusa anche e soprattutto tra i giovani, analizzarne le cause e cercare nuove vie per sensibilizzare sul fenomeno. Proseguono “I martedì in via Ricasoli” promossi dal Movimento femminile della Democrazia Cristiana. All’Agorà delle donne, per il secondo incontro, questa volta ad essere coinvolto è stato anche il Movimento giovanile della DC, partendo da un quesito: “L’educazione sentimentale è la chiave del cambiamento?”.
Un tema attuale e urgente, visti anche gli ultimi avvenimenti di cronaca. Sara Campanella è solo l’ultima delle vittime. L’incontro ha rappresentato così un’occasione di dialogo, con l’obiettivo di elaborare proposte e promuovere un cambiamento culturale che parta dai contesti educativi, familiari e sociali. Prime fra tutte le scuole. L’argomento è stato trattato con gli interventi di vari professionisti del settore, cercando di analizzare cause e motivazione che spingono gli adolescenti a rivolgersi sempre più alla violenza che ad un modello educativo più sano che si basi sul rispetto, l’empatia e la consapevolezza emotiva. Tra i presenti Luciano Sesta, docente di Filosofia morale presso l’Università degli Studi di Palermo, Iva Marino, esperta in psicologia della famiglia, devianza e marginalità, psicologa clinica e forense, Cettina Di Benedetto, responsabile delle Politiche conciliative e delle Pari Opportunità del Comune di Palermo, la segretaria regionale del Movimento femminile della DC Pina Provino e il segretario regionale del Movimento giovanile della DC Giuliano Settimo.