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La maggioranza esce dall'impasse

Tram a Palermo, approvata la delibera sulle osservazioni: ancora ritardi per la linea C

giovedì 17 Aprile 2025

Il bene vince sempre“. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe Milazzo ha salutato l’approvazione della delibera sulle osservazioni dei cittadini relative alle varianti apportate alla fase due del sistema tram di Palermo. Un pacchetto di opere che riguarda le tratte D, E, F e G. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, Sala Martorana riesce a schiodarsi dall’impasse e a portare a casa il risultato. Adesso l’Amministrazione Comunale potrà proseguire l’iter burocratico necessario ad ottenere una nuova proroga dal Ministero dei Trasporti.

Ringrazio gli uffici e l’intero Consiglio Comunale per il lavoro svolto – ha sottolineato l’assessore alla Rigenerazione Urbana Maurizio Carta -. Voglio sottolineare che la delibera, con unanime condivisione, stabilisce e prescrive all’appaltatore che insieme ai lavori ferroviari vengano realizzate tutte le opere di rigenerazione urbana connesse in modo che il tram non solo trasporti meglio le persone ma porti migliore qualità dello spazio pubblico attraversato, realizzando ciclovie, nuovi marciapiedi, e soprattutto aumentando le aree vegetali e le alberature nell’ambito di un vero e proprio progetto di rigenerazione climatica”.

Il progetto per le nuove linee del tram di Palermo diventa, passo dopo passo, sempre più realtà: il consiglio comunale ha infatti approvato la delibera che consente le varianti urbanistiche e recepisce le osservazioni – aggiunge il presidente della II Commissione Antonio Rini -. In attesa che il Ministero dei Trasporti rinnovi il termine per l’uso dei fondi previsti, pari a oltre 500 milioni di euro, il Comune si farà trovare con le carte pronte per procedere alla progettazione esecutiva e alla realizzazione dei lavori che cambieranno il volto di questa città, privilegiando il collegamento delle grandi periferie. Grazie al lavoro della commissione Urbanistica, una particolare attenzione è stata posta sul verde e verrà minimizzata la porzione da sacrificare così da coniugare efficacemente le nuove opere pubbliche con la vivibilità cittadina. Un ringraziamento in particolare va all’Amministrazione Lagalla e l’assessore Carta e al consiglio per il lavoro svolto“.

Linea C: avvio lavori slitta in estate

E servirà più tempo anche per l’avvio dei cantieri relativi alla linea C. Un filo diretto di oltre 10 chilometri che sarà necessario per collegare l’intero lato monte della città ai due estremi del capoluogo siciliano. Gli interventi sarebbero dovuti iniziare a settembre 2024. Poi il primo rinvio, con la data aggiornata a dicembre 2024. L’avvio del cantiere è stato successivamente procrastinato all’inizio del 2025. Ma, anche in questo caso, c’è stato un nulla di fatto. Come preannunciato questa mattina dalla redazione de ilSicilia.it, l’assessore Maurizio Carta e i suoi uffici hanno ribadito in aula che la lunga attesa è da ricollegarsi ad un parere necessario al varo della progettazione esecutiva. Documento senza il quale non si possono iniziare gli scavi. Secondo i tecnici del Comune, la nuova data per iniziare i lavori si attesta fra la fine di maggio e l’inizio di giugno 2025.

I punti di domanda sulla linea C

Problemi sui quali si è interrogata l’esponente di “Oso” Giulia Argiroffi. “Vorremmo chiedere all’assessore Maurizio Carta e al Rup Alessandro Augello quali siano i motivi che hanno portato al mancato avvio dei lavori della linea C. Vorremmo inoltre comprendere se esiste o meno un cronoprogramma definitivo. Qual è la data di inizio e fine lavori per questa linea?“.

Esiste un piano viabilità?

Domande legittime alle quali la capogruppo di “Oso” associa altri interrogativi. A cominciare dalla predisposizione di una strategia sulla viabilità che consenta di sostenere importanti cantieri in alcune delle arterie stradali più delicate di Palermo, a cominciare dalla Circonvallazione. “Vorremmo sapere se c’è un piano della viabilità alternativo in vista dei lavori, viste anche le infinite code registrate in viale Regione Siciliana negli ultimi giorni“.

Il futuro degli alberi

C’è poi il tema irrisolto dell’impatto dei lavori del tram sul verde urbano. L’Amministrazione Comunale, nei mesi scorsi, aveva commissionato una relazione ad un esperto in materia. Un ruolo per il quale è stato scelto l’ex assessore comunale Giuseppe Barbera. Un documento dal quale filtrava la possibilità dell’abbattimento e dell’espianto di alcuni alberi presenti sul futuro percorso del tram. “Vorrei chiedere all’Amministrazione Comunale se sta pensando o meno a rivedere la propria politica sul verde e sull’impatto dell’opera in via Ernesto Basile – sottolinea Giulia Argiroffi -. Si sta pensando ad una variante per salvare gli alberi? E se si, quale sarebbe?“, si chiede l’esponente di “Oso”.

Nuove linee del tram a Palermo: ritardi ed incremento dei costi

La linea C infatti rappresenta solo la prima opera di una fase due che comprende al suo interno, così come stabilito dalla rimodulazione inserita nel PUMS, le linee B, A2, E1 ed F. L’idea era di chiudere l’anello tramviario entro il 2028, anche se i ritardi accumulati dal progetto iniziano a pesare sulla credibilità delle previsioni. E al problema se ne aggiungono altri. A cominciare dalla mancata conclusione dell’OGV (Obbligazione Giuridicamente Vincolante) per avviare l’iter burocratico di alcune linee entro la data prevista del 31 dicembre 2024. E per finire poi sulla necessità di reperire ulteriori fondi per completare l’intera opera. Circa 350 milioni di euro. Una richiesta, quella mossa da Palazzo delle Aquile, alla quale non è ancora arrivata risposta dal Ministero dei Trasporti.

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