GUARDA IL VIDEO IN ALTO
E’ cessata la fontana di lava prodotta dal cratere di Sud-Est dell’Etna, ma rimane un’intensa attività esplosiva che produce una nube vulcanica che raggiunge circa 5.500 metri sul livello del mare che si disperde in direzione Sud. Lo rende noto L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo (Ingv-Oe) di Catania.
In mattinata, è stata segnalata una leggera ricaduta di cenere sulla località di Milia e sul paese di Nicolosi. La quota dei fronti dei flussi lavici rimane pressoché invariata.
Sono in corso sopralluoghi in area sommitale da parte di personale dell’Ingv per il campionamento dei prodotti dell’attività eruttiva e l’osservazione dello sviluppo del campo lavico e dei fronti lavici attivi. E’ in corso una progressiva diminuzione dei valori di ampiezza media del tremore vulcanico che permangono su livelli elevati e il cui centroide continua ad essere ubicato nell’area del Cratere di SE ad una quota compresa tra 2.500 e 2.700 metri sul livello del mare.
Anche l’attività infrasonica, che rimane localizzata al cratere di Sud-Est, mostra un continuo decremento dei valori della frequenza di accadimento e di ampiezza degli eventi, nonché una sostanziale diminuzione dell’ampiezza del tremore infrasonico. Resta ‘rosso’ l’allerta Vona dell’Ingv sugli spazi aerei attorno all’Etna.
(riprese di Andrea Schuler)