Nella serata di ieri più di 45 mila fedeli in piazza San Pietro sono rimasti in attesa per lunghissime ore. Applausi spontanei spezzavano il silenzio e la preghiera dei pellegrini come a sostenere quello che stava accadendo dietro i sigilli del Conclave.
La fumata delle 19 di ieri sera si è protratta fino alle 21, ritardo che ha lasciato pensare in un primo momento alla possibilità di un’elezione, ipotesi poi invalidata dalla fumata nera arrivata all’improvviso dopo momentaneo blackout degli schermi.
Nessuno dei candidati ha ottenuto i voti dei due terzi dei cardinali elettori. I porporati sono quindi tornati a votare oggi 8 maggio.
I primi due scrutini di oggi hanno portato ancora una volta a una fumata nera questa mattina. Si attende ora la fumata dei restanti due scrutini del pomeriggio. Salvo che l’elezione avvenga al terzo scrutinio delle 17.30, si procederà direttamente dopo la quarta e ultima votazione delle 19 con la fumata stimata intorno alle 20.
“Auspico che questa sera tornando a Roma trovi già la fumata bianca. Sono particolarmente lieto di essere qui all’inizio del conclave perché lo Spirito Santo abbia a soffiare forte e sia così eletto il Papa di cui ha bisogno la Chiesa di oggi e il mondo di oggi“. Lo dice il cardinale decano Giovanni Battista Re a Pompei sottolineando che il nuovo Papa “Prima di tutto dovrà cercare di rafforzare la fede in Dio in questo nostro mondo caratterizzato dal progresso tecnologico ma sotto l’aspetto spirituale, abbiamo notato un po’ un “dimenticare Dio” – conclude – c’è un bisogno di un risveglio“.
Tutto è avvolto nel segreto come prassi vuole, dopo il voto di ieri notte i cardinali hanno raggiunto Santa Marta subito dopo la fumata, nel silenzio imperscrutabile. Lo stesso silenzio che ha contraddistinto l’inizio della votazione di oggi iniziata alle 8 del mattino.
“É un momento importante sicuramente. Speriamo che chi arrivi sia carismatico come Papa Francesco. Chi sarà eletto – dice un fedele presente in piazza San Pietro – piano piano dovrà forse conquistare i nostri cuori perché Papa Francesco ha lasciato un’impronta importante, quindi siamo in attesa, anche emozionati, sicuramente“.