“Il reclutamento dei minori da parte delle organizzazioni criminali è un fenomeno noto e radicato, che di recente ha però visto, in Europa, un notevole incremento nei numeri e una perversa evoluzione nelle modalità. Minori, sempre più giovani, sono ormai coinvolti nel 70% dei mercati criminali e in reati sempre più violenti, ci segnala Europol. E lavorerò perché di questo aspetto si tenga conto nelle nuove regole europee sul crimine organizzato”.
Così l’eurodeputata Caterina Chinnici nel suo messaggio letto nel corso di un convegno a Palazzo Steri a Palermo. “E alle modalità tradizionali di reclutamento – prosegue – in strada o in famiglia, nei contesti più disagiati, si aggiunge ora il ricorso alle piattaforme online e ai social media, sfruttati dalle organizzazioni criminali anche a tal fine. Il reclutamento dei minori a scopi criminali è una delle peggiori forme di violenza sui minori, che di fatto sono loro stessi vittime dei reati che andranno a commettere. Occorre quindi – sottolinea – agire per prevenire e contrastare questo fenomeno su più fronti e su basi comuni, a livello europeo ed internazionale. Aggravanti per gli adulti che reclutano i minori, tecniche di indagine specializzate, processi che assicurino il recupero sociale dei minori. A tutto ciò – aggiunge – deve aggiungersi la rimozione delle condizioni di disagio che favoriscono il reclutamento. Diamo ai giovani opportunità di studio, crescita e lavoro: basterà la loro intelligenza a renderli cittadini liberi e consapevoli, così diceva sempre mio padre, che nei giovani vedeva la chiave del successo nella lotta alle mafie”.