Dal 25 giugno al 1°luglio 2025 l’isola di Ustica ospita “Villaggio Letterario – Libro Fest”, la rassegna culturale, giunta all’undicesima edizione, ideata da Anna Russolillo e dedicata al dialogo tra scienza, archeologia, inclusione e bellezza. Il titolo scelto per questa edizione, “Tra terra, mare e cielo. Vietato non toccare”, racchiude la visione di un evento unico, in cui natura, archeologia, astronomia e diritti si intrecciano per generare esperienze multisensoriali. Una settimana intensa di appuntamenti – tutti gratuiti – che si snoderanno tra l’Area Marina Protetta, il Villaggio preistorico dei Faraglioni, il Museo Archeologico “Carmelo Seminara” e il Museo-Laboratorio di Scienze della Terra.
L’edizione 2025 è dedicata alla memoria di Gaetano Giorgio Gemmellaro (1832–1904), figura di spicco della scienza italiana e padre della geologia siciliana. La manifestazione è curata con Franco Foresta Martin, Valerio Agnesi e Anna Abbate, in collaborazione con Maria Concetta Cusimano, Vita Montalto, Francesca Diana.
Nel corso della rassegna, il pubblico potrà partecipare a una decina di eventi distribuiti nei luoghi simbolo dell’isola. Il programma prevede visite guidate, laboratori didattici e sensoriali, mostre tematiche, iniziative notturne, con degustazioni di prodotti locali e una serata astronomica per la Giornata Mondiale degli Asteroidi. Tra le novità più attese, il ciclo di attività “Vietato non toccare”, che consente a vedenti, ipovedenti e non vedenti di entrare in contatto diretto con reperti archeologici e materiali preistorici, ricostruendo oggetti e gesti del passato, in “laboratori inclusivi” dove tutti possono “fare” e non solo osservare. L’iniziativa promuove un approccio partecipativo alla cultura, rendendo accessibili luoghi della conoscenza spesso preclusi a molti. Il format si rivolge ad adulti, bambini, famiglie, studiosi, appassionati e persone con disabilità visive e motorie.
L’edizione 2025 del “Villaggio Letterario” è, appunto, dedicata alla memoria di Gaetano Giorgio Gemmellaro (1832–1904): professore di Geologia e Mineralogia nell’Ateneo di Catania e rettore dell’Università di Palermo, Gemmellaro fu protagonista del dibattito scientifico europeo e in contatto con lo scienziato inglese Charles Lyell, padre della moderna geologia. Fondatore del Museo di geologia e paleontologia di Palermo, lasciò contributi fondamentali in vulcanologia, paleontologia e rilevamenti geologici in Sicilia. Uomo di scienza e cultura, fu presidente della Società Geologica Italiana nel 1891.
E sulla figura di Gaetano Giorgio Gemmellaro sarà incentrata la giornata di giovedì 26 giugno, con un incontro in programma alle ore 19:00 presso il Museo Archeologico “Padre Carmelo Seminara”. Il titolo, “Gaetano Giorgio Gemmellaro. Il padre della Geologia Siciliana”, trae spunto dal libro di Valerio Agnesi dedicato a questo straordinario studioso. Interverranno, tra gli altri, Alessandro Incarbona, direttore del Museo Gemmellaro di Palermo; Attilio Carapezza, presidente della Società Siciliana di Scienze Naturali; Franco Foresta Martin, direttore del Museo Lab della Scienza della Terra di Ustica; l’assessore alla Cultura del Comune di Ustica, Patrizia Lupo, e lo stesso Valerio Agnesi, autore del libro.
La giornata di venerdì 27 prosegue, alle 18, con una visita guidata al Villaggio dei Faraglioni e, alle 23, al Museo archeologico “Seminara”, con l’inaugurazione della mostra “Preistoria facile. Le isole della Sicilia e della Campania nell’età del Bronzo”, curata da Anna Russolillo e Anna Abbate. Seguirà una degustazione di dolci di Ustica e limoncello di Procida.
Sabato 28 giugno prendono il via anche le giornate dedicate al tema “Vietato Non Toccare”: attività interamente dedicate alla scoperta e alla sperimentazione dei linguaggi della preistoria, aperte ai più giovani: alle ore 11, l’Area Marina Protetta ospiterà il laboratorio “La mano di Poseidone con Lego Braille”, attività ludico-didattica pensata per l’inclusione di bambini con e senza disabilità visive, ideata da Anna Russolillo con la tiflologa Maria Concetta Cusimano e realizzata con Pasquale Palermo e Vita Montalto. Il laboratorio permetterà ai partecipanti di esplorare il mondo del mito attraverso un’esperienza tattile e multisensoriale, con l’ausilio di mattoncini Lego Braille.
Domenica 29 giugno, nel suggestivo scenario del Villaggio dei Faraglioni, con il gruppo archeologico Kyme è in programma una visita guidata e un laboratorio, dal titolo “Dallo scavo simulato al mestiere dell’archeologo, dal grano al pane il mestiere del vasaio, il cibo e la moda”. A partire dalle ore 18.00, i ragazzi saranno coinvolti in attività manuali ispirate ai mestieri antichi: il ceramista, il vasaio, il tessitore. Un’occasione per riflettere anche su temi legati al design, al cibo e alla moda di un tempo.
Sempre domenica 29, alle ore 20.00, nello stesso Villaggio dei Faraglioni si inaugurerà la VIII tappa della mostra itinerante “L’Oro Nero del Mediterraneo. L’Ossidiana nella preistoria”, curata da Franco Foresta Martin e Anna Russolillo, con la partecipazione delle istituzioni culturali coinvolte e dei promotori dell’iniziativa. La mostra, che ha preso avvio al Museo Salinas di Palermo, proviene dall’isola di Vivara (Procida). A tagliare il nastro sarà Domenico Targia, direttore del Parco archeologico di Himera Solunto e Iato e dalla dottoressa Francesca Diana proprietaria di Vivara, l’isola flegrea con ben tre siti preistorici scoperti da Giorgio Buchner, Massimiliano Marazzi e Sebastiano Tusa.
Lunedì 30 giugno, alle ore 23, è in programma una “serata astronomica”, ideata da Anna Russolillo e condotta da Franco Foresta Martin, dal titolo “Ustica nello spazio in veste di asteroide. Vietato non toccare”. L’evento, che celebra l’International Asteroid Day, si svolgerà nel suggestivo scenario del Villaggio preistorico dei Faraglioni, e sarà dedicato alla sensibilizzazione sul ruolo degli asteroidi nel nostro sistema solare e alla ricerca di strategie per proteggere la terra da possibili impatti. In questa data si ricorderà anche l’impatto di un asteroide a Tunguska, avvenuto il 30 giugno del 1908. I partecipanti potranno osservare il cielo con un telescopio, in un’esperienza unica (consigliato portare un telo).
Il Villaggio Letterario 2025 culmina, martedì 1 luglio, in un viaggio all’insegna della scienza e della natura, con il quale termineranno le attività di questa undicesima edizione: alle ore 19:00, Franco Foresta Martin guiderà il pubblico in una visita guidata al Museo-Laboratorio di Scienze della Terra, situato sulla Rocca della Falconiera, luogo simbolo della memoria storica e naturalistica di Ustica.
“In questa undicesima edizione, Villaggio Letterario rinnova il suo impegno per la cultura e l’ambiente – sottolinea Anna Russolillo, ideatrice e coordinatrice della rassegna – celebrando il legame profondo tra l’uomo e gli elementi che lo circondano. “Terra, mare e cielo. Vietato non toccare” è un invito a riscoprire, attraverso la letteratura, l’arte e la scienza, la bellezza e la fragilità del nostro pianeta. In un mondo che spesso ci spinge a ignorare ciò che conta, noi scegliamo di toccare: con gli occhi, con le mani, con la mente e con il cuore. Un festival per chi vuole sentire, conoscere e proteggere ciò che è nostro e di tutti. Abbiamo, inoltre, voluto dedicare questa edizione a Gaetano Giorgio Gemmellaro per il suo straordinario contributo alla conoscenza della natura siciliana, custode di un patrimonio che unisce scienza, bellezza e memoria”.
“Villaggio Letterario – evidenzia Mario La Rocca, Dirigente Generale del Dipartimento regionale dei Beni Culturali – rappresenta un esempio virtuoso di come la cultura possa essere utilizzata come strumento di crescita, riflessione e comunità. Attraverso il coinvolgimento attivo della popolazione e delle istituzioni la rassegna contribuisce a valorizzare l’isola di Ustica come centro di cultura e scienza nel Mediterraneo”.
Tutti gli appuntamenti sono a partecipazione libera e gratuita. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito ufficiale della manifestazione.