La Zona a Traffico Limitato della discordia. Si accende l’agone politico sulla decisione di istituire una Ztl all’interno del quartiere Vergine Maria, a Palermo. Una manovra scattata lo scorso 12 giugno con il voto favorevole in Giunta Comunale. La sua validità sarà estesa dal 1 giugno al 30 settembre di ogni anno. Il provvedimento è partito in via sperimentale, così come fatto con esperienze simili condotte a Mondello e Sferracavallo. In pratica, potrà essere suscettibile di modifiche. Ma ciò non è bastato a prevenire la raffica di critiche provenienti dai cittadini e dal mondo politico.
Ad accendere il caso, in particolare, è stato il consigliere comunale della Democrazia Cristiana Natale Puma. L’esponente centrista ha chiesto una rivisitazione del provvedimento, in quanto lo stesso potrebbe mettere in difficoltà i residenti della borgata marinara. Parole sulle quali si registra un secondo affondo, quello condotto dal M5S. Il consigliere comunale Antonino Randazzo e i due esponenti della VII Circoscrizione, Simone Aiello e Giovanni Galioto, ritengono che l’atteggiamento del centrodestra sul tema sia “contradditorio, se si considera che la proposta di istituire la ZTL è nata proprio su iniziativa del capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale Leopoldo Piampiano, esponente della stessa maggioranza di cui Natale Puma fa parte“.
Ztl a Vergine Maria, l’affondo del M5S
Al momento, all’interno del quartiere non risultano posizionati nè cartelli nè telecamere. Fatto che sostanzialmente lascia al senso civico il rispetto dei provvedimenti. Ad essere oggetto della ZTL sono le aree di piazza Vergine Maria, di via Nostra Donna del Rotolo e le strade limitrofe. E qui si apre un problema logistico. Chi passa dalla borgata può transitare soltanto da piazza Bordonaro e da lungomare Cristoforo Colombo. Fatto che limiterebbe i movimenti non solo di chi passa dall’area marinara, ma anche e soprattutto dei residenti.
“A seguito dell’iniziativa, gli uffici tecnici comunali hanno richiesto un parere alla VII Circoscrizione. La maggioranza ha dato il proprio assenso, mentre il gruppo consiliare del M5S si è espresso in maniera contraria. Successivamente, abbiamo presentato una mozione per chiedere la revoca del documento, sottolineando la necessità di un confronto preventivo con residenti, associazioni e attività produttive del quartiere. Questi ultimi, nel frattempo, avevano raccolto oltre cento firme contro l’istituzione della Ztl a Vergine Maria. La nostra mozione, tuttavia, è stata respinta dalla maggioranza“.
Motivo per il quale Randazzo, Galioto ed Aiello chiedono un passi indietro al Comune di Palermo. “Riteniamo inaccettabile che si proceda con scelte che impattano profondamente sulla vita di un quartiere senza una reale partecipazione democratica, senza ascoltare chi quel territorio lo vive ogni giorno. Torniamo a chiedere la sospensione della Ztl a Vergine Maria e l’apertura di un tavolo tecnico di confronto con residenti e commercianti“.
La replica di Forza Italia
Non si fa attendere la risposta del capogruppo di Forza Italia Leopoldo Piampiano e dell’esponente della VII Circoscrizione Salvatore D’Asta. “Invitiamo tutti gli esponenti, sia di maggioranza che di opposizione, ad evitare di creare confusione e alimentare un clima di preoccupazione tra i cittadini per meri fini politici che nulla hanno a che vedere con le reali esigenze del territorio. La Ztl a Vergine Maria nasce come provvedimento sperimentale, ispirato alle esperienze positive già attuate nelle borgate marinare di Mondello e Sferracavallo. L’obiettivo è quello di garantire una migliore vivibilità della borgata durante il periodo estivo, attraverso una gestione più ordinata dei flussi veicolari e una maggiore tutela dei residenti“.
“Siamo consapevoli – aggiungono Piampiano e D’Asta – che si tratta di una prima fase, che potrà e dovrà essere modificata e migliorata sulla base del necessario periodo di sperimentazione. Gli uffici comunali sono già al lavoro per la predisposizione dell’ordinanza. Siamo certi che saranno adottati tutti gli accorgimenti necessari affinché il provvedimento sia il più aderente possibile con le esigenze dei residenti e delle attività del quartiere. Riteniamo fondamentale affrontare questo percorso con serietà e responsabilità, senza strumentalizzazioni, ma con l’unico obiettivo di rendere Vergine Maria una borgata più vivibile, sicura e accogliente per tutti“.
