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Il bando

Consolidamento del centro abitato di Motta Sant’Anastasia (CT), Schifani: “Restituire piena sicurezza all’area”

martedì 24 Giugno 2025
Renato Schifani
La Struttura di contrasto del dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, interviene a Motta Sant’Anastasia, nel Catanese, e avvia l’iter per mettere in sicurezza il versante nord-est del centro abitato.
Con la pubblicazione del bando per il progetto di fattibilità tecnico-economica – commenta il governatore – gettiamo le basi per il recupero di un’area che negli ultimi quindici anni ha dovuto fare i conti con una serie di movimenti franosi. Il percorso per la stabilizzazione del sito è stato intrapreso. La salvaguardia della pubblica incolumità e il consolidamento delle aree vulnerabili e a forte rischio idrogeologico sono per noi impegni prioritari“.

 

È di 177 mila euro l’importo a base di gara del bando per la progettazione, come ufficializzato dagli uffici di piazza Ignazio Florio diretti da Sergio Tumminello, che hanno fissato al 29 luglio prossimo il termine per la presentazione delle offerte.
Si va, dunque, verso la soluzione di una vicenda iniziata nel 2010, con le prime frane che colpirono il versante nord-est dell’abitato di Motta Sant’Anastasia. Il prossimo passaggio sarà quello del bando per i lavori che possono contare su un finanziamento pari a 5,3 milioni di euro. Risorse che serviranno a eliminare le criticità nella “zona Ponte”, come viene indicata dai residenti l’area compresa tra viale Carmine Caruso e via Poggio Sant’Antonio, a duecento metri di distanza da piazza Umberto, cuore pulsante della cittadina, dove diversi edifici e infrastrutture hanno subito danni importanti.
I cedimenti del terreno hanno causato problemi anche alle strade, costringendo i cittadini a percorsi alternativi. Via Tenente Platania e via Poggio Sant’Antonio sono chiuse al transito per motivi precauzionali. Tra le soluzioni che verranno prese in considerazione nella progettazione, ci sono la realizzazione di una paratia costituita da una doppia cortina di pali trivellati in cemento armato, a monte dell’area interessata dalle frane, e la realizzazione di una trincea drenante e di due vasche di accumulo a salvaguardia sia della staticità del terreno che dell’opera da realizzare a valle.
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