“L’approvazione del disegno di legge del governo Schifani sull’ordinamento della dirigenza regionale rappresenta un passo fondamentale per l’efficienza e la modernizzazione della nostra amministrazione. Con l’introduzione della fascia unica, poniamo fine a un’anomalia che si protrae da troppo tempo, superando le criticità legate al mantenimento della cosiddetta terza fascia dirigenziale, nata nel 2000 come transitoria ma di fatto consolidatasi nel tempo”. Lo afferma l’assessore alle Autonomie locali e alla funzione pubblica,
Andrea Messina, commentando il parere favorevole al ddl di riforma della dirigenza da parte della commissione Affari istituzionali all’Assemblea regionale siciliana, presieduta da
Ignazio Abbate.
Il disegno di legge, a firma dell’assessore Messina, mira ad allineare la Regione Siciliana al resto del panorama nazionale e alle altre regioni a statuto speciale, in cui vige un’unica qualifica dirigenziale.
I livelli retributivi, in questo nuovo assetto, saranno commisurati alla responsabilità e alla complessità degli incarichi ricoperti.
Il ruolo unico della dirigenza, al quale si accederà esclusivamente attraverso concorso pubblico, sarà articolato in aree di competenza specifiche, garantendo così la valorizzazione delle professionalità tecniche necessarie in settori chiave dell’amministrazione.
Le reazioni
“La riforma della dirigenza in Sicilia non può più essere rinviata. È una priorità assoluta per il Partito Democratico e per tutti coloro che credono in una pubblica amministrazione moderna, competente e soprattutto libera da condizionamenti politici e logiche clientelari. Non è più tollerabile che il futuro della macchina burocratica regionale venga ostaggio di equilibri di potere e tatticismi di maggioranza”. Lo ha detto Mario Giambona, vicepresidente del gruppo parlamentare del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana, commentando l’esito dei lavori della Commissione Affari Istituzionali sul disegno di legge per la riforma della dirigenza.
“Il testo esitato oggi in Commissione – prosegue Giambona – conferma tutte le criticità che avevamo sollevato durante i lavori preparatori. Il governo Schifani ha scelto deliberatamente di ignorare le proposte delle organizzazioni sindacali, che in modo compatto da tempo sostengono il modello della doppia fascia come più aderente alle reali esigenze dell’amministrazione e più efficace nel valorizzare le professionalità interne, sia tra i funzionari sia tra i dirigenti” e aggiunge che “come Partito Democratico abbiamo avanzato emendamenti e proposte correttive per migliorare il testo, rafforzare la trasparenza e garantire un maggiore coinvolgimento delle rappresentanze sindacali, che devono essere parte attiva e non semplice spettatrici di questo processo di riforma. Continueremo a far valere le nostre ragioni in Aula, perché crediamo in un modello di dirigenza fondato sul merito, sulla rotazione e su una selezione indipendente da influenze esterne”.
“Sono soddisfatto per l’esito positivo che il disegno di legge sulla riforma sui dirigenti regionali ha ottenuto in I Commissione Affari Istituzionali. Già il 14 novembre 2022 avevo depositato un Ddl, n.3, a mia firma, che prevedeva proprio l’istituzione della fascia unica e la valorizzazione del personale interno. Quella proposta normativa è stata poi ripresa e riproposta dal Governo Schifani, facendone un’ottima sintesi. Adesso passerà alla II Commissione Bilancio e mi auguro approdi presto in Aula per il via libera definitivo. Dopo diversi anni, è arrivato il momento della riforma tanto attesa che mette ordine nell’ambito della dirigenza regionale e, di conseguenza, in tutto l’assetto amministrativo”. È quanto dichiarato dal deputato regionale di Forza Italia Marco Intravaia dopo l’approvazione in I Commissione, di cui è componente, del disegno di legge sulla riforma dei dirigenti regionali.