Condividi
A decidere il tavolo tecnico regionale

Parco Cassarà, il verdetto delle analisi: il futuro si decide a luglio CLICCA PER IL VIDEO

mercoledì 25 Giugno 2025

Se son rose, fioriranno. Magari nel mese di luglio. Potrebbe esserci la svolta decisiva sul destino del parco Cassarà di Palermo. Un giardino urbano chiuso ormai dal lontano 2014, ovvero da quando l’Autorità giudiziaria pose i sigilli alla struttura a causa della presenza di amianto. L’Arpa, in questi giorni, ha validato le analisi condotte ad aprile dalla Ph3 Engineering sulla base dei carotaggi realizzati fra il 3 febbraio e il 12 marzo all’interno della cosiddetta “sub area verde“.

Lo stato del terreno e delle falde acquifere del parco Cassarà

Uno spazio di dodici ettari presente fra l’ingresso di corso Pisani e le aree di pertinenza dell’Università di Palermo. I tecnici, in particolare, hanno passato al setaccio 24 esemplari di terreno e alcune provette di acqua provenienti dalle falde sotterranee. Dagli esami effettuati e trasmessi al Comune di Palermo lo scorso 28 aprile, è emerso un lieve sforamento dei parametri di piombo, benzopirene e indenopirene in uno dei campioni di terreno analizzati. Semaforo verde per tutti gli altri. Ben diverso è invece il discorso per le falde acquifere del parco Cassarà. Secondo i risultati dei test, sono state rinvenute quantità sopra la norma di alluminio, ferro, manganese ed altre sostanze.

Dal Comune di Palermo filtra ottimismo: a luglio il tavolo regionale

Dal Comune di Palermo filtra però ottimismo. Anzi, le criticità emerse dalle analisi vengono ritenute come “superabili“. Intervenuto ai microfoni de ilSicilia.it, l’assessore all’Ambiente Pietro Alongi dichiara: “Nei prossimi giorni verrà chiesta al laboratorio di analisi una relazione di accompagnamento da portare al tavolo tecnico convocato al Dipartimento Acqua e Rifiuti della Regione Siciliana. Vertice che dovrebbe avvenire entro fino luglio. Lì si deciderà il da farsi sul futuro del parco Cassarà“.

Amella: “Basta rinvii, è il momento di agire”

Rispetto all’esito dell’analisi, la capogruppo del M5S Concetta Amella chiede all’Amministrazione “una prova concreta di coraggio e responsabilità. Restituire alla cittadinanza questo spazio verde, oggi ancora inaccessibile, non rappresenta soltanto un atto di giustizia ambientale, ma una scelta necessaria per migliorare la qualità della vita urbana. Con l’imminente apertura del cantiere per la linea C del tram, che comporterà l’abbattimento di circa 300 alberi, il parco Cassarà si appresta a diventare l’unico vero polmone verde in un’area della città, ovvero la IV Circoscrizione, spoglia di spazi verdi da dedicare alla cittadinanza”.

Il parco Cassarà è il secondo parco urbano della città per estensione. Si tratta di una risorsa preziosa, non solo dal punto di vista ecologico, ma anche sociale e culturale. Deve essere riqualificato e restituito ai palermitani, magari facendone un ponte verde, così come sosteniamo da anni, fra l’Ateneo e il Cus. La città non può più permettersi ulteriori rinvii – conclude Amella -. E’ il momento di agire, con responsabilità e visione, nell’interesse della collettività e delle generazioni future“.

Alongi risponde: “Il parco Cassarà non si riapre solo con sit-in e cartelloni”

Parole alle quali ha risposto a stretto giro di posta l’assessore all’Ambiente del Comune di Palermo Pietro Alongi. “Nell’ultimo anno l’attività svolta dai miei uffici per consentire la riapertura del parco Cassarà non ha subito nessun rallentamento. Anzi, abbiamo agito celermente nel rispetto di norme e regole ambientali. Chi sostiene che ci vuole una prova di coraggio farebbe bene a non lanciare parole a vuoto, ma spiegarci cosa vuol dire. Se per qualcuno ‘coraggio e responsabilità’ vuol dire violare le norme ambientali, o non conosce i problemi che hanno tenuto chiuso il giardino urbano per dieci anni o è in malafede. Sono certo che si tratti del primo caso. Il parco Cassarà si riapre con fatti concreti, non con sit-in e quattro cartelloni con scritte a tema“.

Parco Cassarà: il ponte verde fra Cus e Università di Palermo

Gli scenari possibili sono vari. Fra questi figura anche il via libera all’apertura della sub area verde. In quel caso, riprenderebbe quota anche il progetto di un ponte di collegamento fra l’Università di Palermo e gli spazi del Cus. Intervento che prevede la realizzazione di una stradella interna al parco Cassarà di circa 700 metri di lunghezza. Opera finita anche al centro di una convenzione sottoscritta fra Unipa e il Comune ad inizio giugno. Discorso diverso invece per il resto del giardino urbano. Aree sulle quali andranno eseguiti controlli più complessi ed interventi più organici. Fatto che richiederà tempi più lunghi.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Inaugurata a Palermo la ‘Sala operativa unica regionale’, Schifani: “La Sicilia come il Nord Africa. Servono strumenti all’altezza di questa sfida” CLICCA PER IL VIDEO

È stata inaugurata questa mattina a Palermo la Sala operativa unica regionale, un punto nevralgico per il coordinamento di tutte le emergenze ambientali e antincendio in Sicilia, mentre la Regione si prepara a una nuova estate ad alto rischio.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.