Ecco la dichiarazione dell‘assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, a proposito dell‘adesione della Regione Siciliana, formalizzata ieri, al Progetto nazionale per la qualità dell’abitare del Ministero delle Infrastrutture.
“Ci dispiace che il sindaco di Messina cerchi di strumentalizzare ogni vicenda, anche quando si viene a discutere dei suoi stessi errori. Purtroppo, stavolta, non sarà stato ben informato dai suoi collaboratori. Per venire incontro alle esigenze della Città di Messina io stesso, ieri mattina, li ho accompagnati presso gli uffici dell’assessorato per recepire correttamente il progetto e risolvere quei problemi che erano stati creati da loro stessi”, ha affermato l’assessore Falcone.
“Il bando del Ministero – prosegue l’assessore – dava la possibilità a Regioni e Comuni di presentare tre progetti in via ordinaria, da 15 milioni ciascuno entro il 15 marzo, e un progetto cosiddetto pilota, dal valore massimo di 100 milioni entro il 15 aprile. Così la Regione ha fatto: ha presentato due differenti progetti per Ravanusa, Licata e Palma di Montechiaro, -qualcuno, prima di parlare, dovrebbe studiare – e uno per l’Acese”.
“Dieci giorni fa, il Comune di Messina ha inviato gli atti, tra l’altro non completi, per accedere al progetto pilota. Anche in questo caso la Regione, definiti gli adempimenti, ha regolarmente apprezzato la proposta in giunta, come preannunciato dal presidente Musumeci. L’amministrazione messinese sa bene che gli eventuali problemi sono da attribuirsi allo stesso Comune e alla piattaforma nazionale. Ci dispiace – conclude Falcone – che qualcuno abbia studiato poco o male”.