“Qual è il piano industriale per StM.? Inammissibile che la Regione non lo abbia, visto che recentemente ha investito 300 milioni, che non sono certo bruscolini, per il rilancio dello stabilimento catanese della multinazionale dei microchip. Sarebbe assurdo se non lo conoscesse o lo conoscesse solo in parte, ma a quanto pare non sarebbe nelle sue disponibilità, se è vero – come è vero – che l’assessorato alle Attività produttive, in risposta a una nostra richiesta di accesso agli atti, ci ha invitato a rivolgerci al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per avere le carte”.
Lo afferma la deputata del M5S all’Ars Lidia Adorno al termine dell’audizione tenuta ieri su sua richiesta in III Commissione sulle prospettive industriali degli stabilimenti della STMicroelectronics di Catania.
“Anche nel corso dell’audizione – afferma Adorno – che, devo sottolinearlo, ancora una volta non ha visto la fondamentale presenza dell’assessore Tamajo, sostituito da un suo rappresentante, ho reiterato la richiesta, ma la risposta non è cambiata. Ci hanno dirottato sempre al MiMIT, cosa che faremo perché, questo è sicuro, in questa vicenda vogliamo vederci chiaro. Oltre a parecchi soldi, sono in ballo tanti posti di lavoro”.
Nel corso della seduta, Adorno, assieme alla collega del Pd Ersilia Saverino, ha presentato una proposta di risoluzione per impegnare il governo a partecipare al tavolo di crisi di StM previsto per il prossimo 28 luglio al MiMIT e a far sì che l’investimento della Regione nell’operazione impegni il MiMIT e Invitalia alla salvaguardia e tutela di tutti i posti di lavoro esistenti.