Entra nel vivo il piano di potenziamento e ammodernamento dell’amministrazione regionale. Il governo Schifani accelera sul ricambio generazionale con l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di 79 funzionari direttivi, destinati a rafforzare i dipartimenti regionali con sede a Palermo. A ufficializzarlo è l’assessore alle Autonomie locali e alla Funzione pubblica Andrea Messina, che in un’intervista esclusiva spiega i dettagli della misura e anticipa le prossime tappe.

“Stiamo procedendo, così come già programmato, al bando dei nuovi concorsi che serviranno sicuramente al ricambio generazionale dei dipendenti della Regione – ha dichiarato Messina –. Stiamo pensando a qualifiche e livelli medio-alti perché abbiamo bisogno, soprattutto negli uffici più strategici, di personale qualificato”.
Si tratta in particolare di 63 posti per Funzionari economico-finanziari (Ecofi) e 16 per Funzionari di controllo di gestione (Coge), previsti dal Piao 2024 (Piano integrato di attività e organizzazione). Le selezioni prevedono una prova scritta con 60 domande a risposta multipla, da completare in 70 minuti, per un punteggio massimo di 30 punti. Le materie spaziano da contabilità pubblica a diritto amministrativo, fino al sistema tributario e alla normativa sul pubblico impiego. Sono previste anche prove su competenze informatiche (livello avanzato) e linguistiche (inglese B1).
I due bandi saranno pubblicati a breve sulla piattaforma InPA e le domande di partecipazione dovranno essere inviate esclusivamente online, autenticandosi con Spid, Cie, Cns o Eidas.
Messina sottolinea che questi concorsi fanno parte del piano precedente, ma nuovi profili saranno inseriti col prossimo Piao: “Questi per la verità erano ancora quelli previsti nello scorso Piao e abbiamo già avuto la possibilità di poter procedere. Con il nuovo Piao saranno banditi tutti gli altri profili”.
Nel corso dell’intervista, l’assessore ha anche commentato la recente approvazione in Giunta della manovra-ter da 345 milioni di euro, che ora passa all’esame dell’Ars.
“Si tratta di una bozza che si basa su tre pilastri fondamentali: la crescita, le emergenze come siccità e incendi, e il welfare. Prevede interventi per le strade provinciali, i rifiuti, l’aiuto alle fasce più deboli. È un testo base che potrà essere migliorato in aula anche dal punto di vista delle risorse”.
La manovra-ter, dunque, si pone come strumento operativo per sostenere l’economia, affrontare le emergenze ambientali e sociali, e accompagnare le misure di rinnovamento amministrativo, a partire dalle nuove assunzioni nella macchina regionale.