Lista d’attesa, povertà, dissalatori, dighe, strade provinciali e chi più ne ha ne metta (CLICCA QUI). E’ veramente molto vasto e articolato il testo della variazione di bilancio approvato dalla giunta presieduta dal governatore Renato Schifani. Il ddl proprio ieri ha avviato il suo percorso nelle Commissioni di competenza all’Ars. Tra gli articoli, però, alcuni rimandano a vecchie conoscenze o questioni lasciate in sospeso. Non solo leggi rifinanziate, come disabili gravissimi o caro-voli, ma anche l’abrogazione e la modifica di norma approvate nella scorsa Finanziaria regionale che avevano incassato il “no” e il “forse” da Roma. Titoli di stato, carenza di medici, imposta di bollo e stato di crisi idrica sono solo alcuni dei temi coinvolti.
Le norme della Finanziaria da rivedere, Dagnino: “Operazione possibile grazie alla credibilità del governo”
Non si tratta di novità. L’argomento compariva, infatti, in uno degli articoli di una norma omnibus, nata dalle esigenze di diversi parlamentari e a seguito al via libera della manovrina da 55 milioni di euro approvata a inizio giugno. Un passaggio che aveva sorpreso l’opposizione, che in aula aveva evidenziato il mancato coinvolgimento preventivo, chiedendo più tempo per approfondire gli emendamenti del presidente Regione Renato Schifani per scongiurare l’impugnativa da parte del Governo nazionale. L’assessore al Bilancio Alessandro Dagnino era così intervenuto accogliendo l’invito e rinviando l’appuntamento alla prima occasione utile (CLICCA QUI). Ed eccoci arrivati ad oggi, con la manovrina ter che bussa alle porte di Sala d’Ercole, in attesa di essere incardinata, e a poche settimane dalla pausa estiva, che chiuderà per qualche settimana le porte di Palazzo dei Normanni.

Le abrogazioni e le modifiche contenute all’interno dell’articolo 18 della variazione di bilancio “sono impegni assunti dalla Regione con lo Stato. Negli ultimi anni non abbiamo avuto impugnative. Un fatto assolutamente nuovo rispetto al passato“. Ha spiegato l’assessore al Bilancio Alessandro Dagnino, che ha sottolineato come tale operazione sia stata possibile perché “il Governo Schifani ha portato avanti un’approccio più costruttivo con il Governo statale. Abbiamo pochissimi rilievi di profili di incostituzionalità e là dove ci sono state perplessità e rilievi da parte del Mef abbiamo trovato dei punti d’intesa, assumendo l’impegno a modificare o abrogare norme che potevano arrecare dubbi. Non per forza incostituzionali, ma per garantire un principio di leale collaborazione col Mef. Il Governo Schifani ha assunto l’impegno e a fronte di ciò il Mef non ha esercitato l’impugnativa. Tali modi di procedere sono possibili grazie alla credibilità e alla forza, anche politica del Governo regionale“.
Ma andiamo nel dettaglio.
Con il via libera all’articolo 18 della variazione di bilancio andrebbe abrogata la misura per favorire il versamento alle casse regionali dell’imposta di bollo sui conti correnti, relativi a correntisti siciliani. Il governo, raggiunta l’intesa con il Mef si sarebbe impegnato ad abrogare la norma a fronte dell’apertura di un tavolo tecnico per trovare una soluzione condivisa con il governo nazionale. Poi ancora, la disposizione per l’impiego di liquidità non necessaria al fine delle operazioni correnti per l’acquisto di titoli di stato, che sarebbe in contrasto con la legge di bilancio nazionale approvata in contemporanea con quella regionale. Infine, anche la misura rivolta all’agricoltura, dove si riduce la possibilità di concedere i contributi in mancanza di Durc regolare.
Modifiche e precisazioni di natura tecnica riguardano invece la norma sulla carenza di medici nelle strutture periferiche nel sistema del servizio sanitario. Il Mef aveva posato gli occhi anche sulla legge riguardante l’inserimento delle persone con disabilità, misura commisurata con l’abbattimento finalizzato degli oneri fiscali e previdenziali. In tal senso sarebbe stata rilevata una possibile violazione, poiché gli oneri sono regolati con legge statale. E’ stata trovata così una sintesi per cui la misura non è più correlata agli oneri, ma al costo del personale, che rifletterebbe sul piano proporzionale gli stessi oneri fiscali e previdenziali. Piccole variazione anche per le misure relative alle royalties, con la precisazione da Roma che l’uso delle risorse dell’avanzo vincolato avvenga nel rispetto e nei limiti delle norme nazionali sull’avanzo vincolato.
Dai disabili gravissimi ai porti, fino alle scuole: tutti i rifinanziamenti
Sotto i riflettori non ci sono solo le abrogazioni e le modifiche alle norme approvate nell’ultima Finanziaria regionale. Tornano alla ribalta anche alcune leggi che, per piccole o grandi variazioni o per un gran numero di richieste, sono state rifinanziate, aggiornando i capitoli di spesa.
Ad esempio, giungono dall’assessorato alle Attività produttive le richieste di ulteriori 600mila euro per compensare la riduzione dell’impegno a favore dell’Istituto regionale sviluppo attività produttive (Irsap) e ancora di 400mila euro, ritenuti necessari per consentire ai Commissari liquidatori dei Consorzi Asi in liquidazione della Sicilia Occidentale ed Orientale di affrontare le spese di gestione e di resistere ai numerosi contenziosi a tutela del patrimonio consortile
Proviene invece dall’assessorato alla Famiglia e da quello alle Autonomie locali la richiesta di un incremento da 10 milioni di euro per far fronte ai maggiori oneri derivanti dall’aumento dei disabili gravissimi. Si tratta, infatti, di 500 richieste in più rispetto al 2024.
In tema Infrastrutture, 6,3 milioni di euro andrebbero destinati alle linee aeree, mentre una minima, ma necessaria, variazione sarà diretta all’aumento delle spese per il pagamento dell’Iva sulle somme corrispondenti al trasferimento per i servizi di trasporto pubblico ferroviario regionale.
Oltre 5 milioni in più sono stati previsti considerando le necessità ancora palesate in merito agli interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture portuali, esigenze urgenti ed indifferibili che comportano interventi immediati per eliminare il pericolo per la pubblica incolumità e conseguenti a danni ambientali dovuti al mancato dragaggio in aree portuali di sabbia e di posidonia.
Stesso bacino di risorse, euro in più euro in meno, è destinato alle scuole e a quegli edifici che necessitano interventi di manutenzione straordinaria, aventi carattere di urgenza. La somma permetterà di finanziare ulteriori 129 richieste sulle 204 complessivamente già pervenute e finanziabili.
Il gran numero di richieste pervenute al dipartimento regionale dell’Ambiante, relative al sempre più frequentemente problema dell’abbandono di rifiuti sulle aree costiere, sulle spiagge e sui litorali marini ha spinto la Regione a prevedere 1,9 milioni di euro per l’anno 2025, al fine di soddisfare tutte le domande pervenute.