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La dichiarazione

Nuovi collegamenti Catania-Roma di Aeroitalia, Schifani: “Impegno preso e mantenuto” CLICCA PER IL VIDEO

giovedì 14 Settembre 2023

Oggi siamo pienamente soddisfatti dell’obiettivo raggiunto e dell’impegno preso e mantenuto da Aeroitalia con i voli da e verso Catania, anche per stabilire un equilibrio di trasporto aereo da parte di questa compagnia che guarda con interesse sia alla Sicilia occidentale che orientale“.

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, partecipando a Catania, alla presentazione dei nuovi collegamenti da e verso Roma che saranno operativi dal 29 ottobre.

Sul fronte del caro-voli io sono totalmente al fianco del ministro Urso e intendo dare una mano al governo per sostenere  la tesi di un decreto legge che cerca di porre dei limiti ad una concorrenza sfrenata da parte di alcuni operatori. Ricordiamoci – aggiunge- che abbiamo una Costituzione che non può essere superata da una norma europea che lascia libero mercato fra i vettori. Nella prima parte della Costituzione è garantito il diritto di libera mobilità a tutti i cittadini, con pari dignità e possibilità; non possiamo consentire che questo principio venga violato. Il governo sta facendo la sua parte, ci stiamo muovendo nella logica dell’ampliamento della concorrenza, augurandoci di attrarre altri operatori”.

Il governo regionale punta molto su Comiso. Abbiamo già fatto più riunioni e individuato l’area magazzino per il cargo, la Sac si è fatta carico delle procedure di progettazione per poi andare a gare e realizzare questo immobile“. E conclude: “Oggi Catania, secondo me, ma penso di interpretare il pensiero dei catanesi e dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Catania che non vedo, può celebrare la possibilità offerta di avere maggiori opportunità di raggiungere la città di Roma e viceversa con dei prezzi competitivi”.

Sul fronte del caro-voli io sono totalmente al fianco del ministro Urso e intendo dare una mano al governo per sostenere la tesi di un decreto legge che cerca di porre dei limiti ad una concorrenza sfrenata da parte di alcuni operatori“. “Ricordiamoci – aggiunge- che abbiamo una Costituzione che non può essere superata da una norma europea che lascia libero mercato fra i vettori. Nella prima parte della Costituzione è garantito il diritto di libera mobilità a tutti i cittadini, con pari dignità e possibilità – aggiunge – non possiamo consentire che questo principio venga violato. Il governo sta facendo la sua parte, ci stiamo muovendo nella logica dell’ampliamento della concorrenza, augurandoci di attrarre altri operatori“.

Ci siamo battuti per accelerare i cantieri lungo l’autostrada A19 Palermo-Catania, abbiamo ottenuto che nel decreto Ponte venisse nominato commissario il presidente della Regione, ma manca il decreto attuativo. Devo dire con estrema franchezza che è vero che questo governo nazionale aiuta la Sicilia, ma è altrettanto vero che sta diventando complicato agire per un presidente della Regione che vede una norma di nomina a commissario a maggio e si ritrova a settembre ancora senza poteri“. “Se passano altri mesi senza che si concluda l’iter, mi sottrarrò da questo incarico non per polemica, ma perché le cose sono abituato a farle – aggiunge Schifani – Oggi mi trovo con le mani legate: c’è la norma, ma non posso operare perché scatta l’aspetto burocratico e amministrativo. Se questo decreto non arriverà velocemente, considererò fallito questo mio tentativo di missione“.

Ci siamo battuti per accelerare i cantieri lungo l’autostrada A19 Palermo-Catania, abbiamo ottenuto che nel decreto Ponte venisse nominato commissario il presidente della Regione, ma manca il decreto attuativo. Devo dire con estrema franchezza che è vero che questo governo nazionale aiuta la Sicilia, ma è altrettanto vero che sta diventando complicato agire per un presidente della Regione che vede una norma di nomina a commissario a maggio e si ritrova a settembre ancora senza poteri”. “Se passano altri mesi senza che si concluda l’iter, mi sottrarrò da questo incarico non per polemica, ma perché le cose sono abituato a farle – aggiunge Schifani – Oggi mi trovo con le mani legate: c’è la norma, ma non posso operare perché scatta l’aspetto burocratico e amministrativo. Se questo decreto non arriverà velocemente, considererò fallito questo mio tentativo di missione“.

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