E’ un momento particolare per l’economia palermitana, non solo a causa della pandemia che ha paralizzato i tessuti produttivi, ma anche per la crisi politica che si è abbattuta a Palazzo delle Aquile, aggravando le criticità di una Città già fragile sotto molti aspetti, soprattutto dal punto di vista di un mercato sempre più competitivo.
“Comprendiamo in modo lontano le dimissioni dei due assessori della giunta comunale, e devo dire che l’ex assessore alle attività produttive è stato sempre molto collaborativo con le associazioni di categoria, ma non si deve distogliere l’attenzione su tutte quelle categorie produttive ridotte alla canna del gas, penso anche alle attività che insistono nel campo della moda chiuse e penalizzate da questo momento particolare”, ha detto Francesca Costa, presidente di Confesercenti Palermo, riferendosi a quel piano di ripresa economica frutto di un dialogo partecipato e aperto in sede di tavolo tecnico tra la giunta comunale di Palermo e le associazioni di categoria del territorio, per rispondere alle esigenze di imprenditori e lavoratori.
“Un periodo critico di 13 mesi che vivono tutte le imprese del palermitano, con l’aggiunta della zona rossa che rappresenta un ulteriore colpo a quel poco di economia che veicolava”, aggiunge Costa.
Il presidente di Confesercenti di Palermo ha concluso con l’auspicio di “dare un messaggio positivo e propositivo. Vogliamo essere ottimisti che si ricrei da subito una situazione tale per cui noi presidenti di associazioni categoria, rappresentanti dei nostri iscritti, possiamo interagire con le istituzioni”.