“Se c’è un problema di violenza nelle grandi città del sud? C’è un problema di sicurezza su tutto il territorio nazionale, i problemi di sicurezza sono dei problemi permanenti al di là delle risorse che si dedicano”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sul tema della sicurezza a Palermo, alla caserma “Pietro Lungaro” di Palermo, a margine della commemorazione per il 33° anniversario della strage di via D’Amelio.
“Palermo, se guardiamo i dati, come le altre città del territorio nazionale vive un contesto di diminuzione statistica di reati, di commissioni di reati – ha aggiunto Piantedosi -. Ciò nonostante però evidentemente c’è un sentimento e una percezione dei fenomeni che comunque vanno ben oltre i numeri statistici e quindi in qualche modo dobbiamo tenerne conto. Io penso, verrò a breve qui a Palermo, completeremo questa analisi approfondita che ho dato mandato anche al prefetto, alle forze dell’ordine, di fare in qualche modo insieme al sindaco di adottare delle misure che siano tarate nello specifico a quelle che sono i fenomeni per come si presentano e quindi anche le preoccupazioni che attanagliano la città”.
Poi sulle aggressioni ai turisti: “L’esercito in città c’è già, credo dobbiamo fare un’analisi accurata perché poi non tutti gli episodi sono uguali, alcuni di essi adesso sono al vaglio – ha spiegato il ministro -. Analizzeremo insieme la situazione, andremo a fare un comitato per l’ordine pubblico qui con le autorità locali che hanno una conoscenza anche più diretta del territorio, dei fenomeni, quindi non solo le forze dell’ordine, il sindaco, l’autorità giudiziaria. Il nostro è un governo che sta mettendo in campo delle risorse straordinarie come non avveniva da decenni e quindi lo abbiamo fatto anche su Palermo, continueremo a farlo perché ci siamo dati l’obiettivo di completare questo percorso anche nel prossimo biennio. L’importante è che queste risorse non siano solo una destinazione numerica, quantitativa, ma ci siano azioni mirate in qualche modo”.
Piantedosi si è anche soffermato sull’arrivo di nuovi uomini: “Sono già arrivati e ne arriveranno ancora. Complessivamente ad oggi, da quando ci siamo insediati come governo, abbiamo fatto 37.000 nuove assunzioni di uomini e donne delle forze di polizia distribuite su tutto il territorio nazionale. Ne abbiamo ancora circa 10.000 in uscita entro l’anno. E altre 22.000 programmate per il prossimo biennio. Sono tutte risorse che distribuiamo su tutto il territorio nazionale, quindi anche in contesti molto importanti come Palermo. Palermo è sempre una città di attenzione primaria del governo, perché è una città che per tradizione è una città grande, di grande dimensione, non solo per i fenomeni che sono stati rappresentati nel docufilm che abbiamo visto adesso, ma nella contemporaneità si ripropone come città attrattiva, turistica”.