Condividi
La proposta di Ismaele La Vardera

“Studia e torna”, il ddl che punta a evitare la “fuga di cervelli” dalla Sicilia

venerdì 25 Luglio 2025
palazzo dei normanni

La Regione Siciliana pagherà la formazione all’estero a patto che chi usufruirà della misura dovrà garantire di tornare a lavorare in Sicilia. Questo è il senso di “Studia e torna“, il disegno di legge depositato a gennaio 2025 dal deputato regionale di Controcorrente Ismaele La Vardera. L’obiettivo è quello di combattere il fenomeno della cosiddetta “fuga di cervelli“. Al momento però, la bozza giace fra i cassetti della commissione Cultura, in attesa che dall’assessorato regionale all’Istruzione arrivi il parere necessario.

Questo disegno di legge ha come obiettivo quello di mettere al centro i giovani siciliani – spiega Ismaele La Vardera -. Quei giovani che decidono di formarsi nei migliori istituti al mondo e poi tornare a spendere nella nostra terra le competenze acquisite. Ci siamo abituati a vedere i nostri figli partire subito dopo gli studi per cercare lavoro e questo vuole essere solo l’inizio di un cambio di rotta. Un cambio di mentalità. La Regione siciliana può dare vita a una nuova forma di istruzione, quella che mette al centro le competenze all’interno di una visione che va oltre i confini nazionali e perfino europei. L’importante però poi è tornare qui e migliorare la qualità della vita della nostra bellissima Isola”.

“Fuga di cervelli”: i numeri in Sicilia

Partiamo dai numeri. Secondo quanto si legge nel dispositivo del disegno di legge, negli ultimi venti anni sono andate via dalla Sicilia 300.000 persone, di cui 200.000 sotto i 35 anni. Ogni anno la Sicilia perde 15.000 persone di cui 7.000 giovani laureati. Numeri da capogiro, in negativo, pensando all’avanzare dell’età media nel nostro paese. Ed è proprio la necessità di andare a reperire competenze utili alla ricerca di un posto di lavoro che porta i giovani a lasciare l’Isola, salvo poi non farvi più ritorno dopo aver trovato occupazione nel Nord Italia o all’Estero. Un problema che il ddl “Studia e torna” prova a combattere alla radice.

“Studia e torna”, le caratteristiche del disegno di legge

Il disegno di legge prevede infatti di concedere “somme a fondo perduto ai giovani laureati siciliani che vogliano stabilire la loro residenza abituale e la sede per lo svolgimento della loro attività economica e professionale nel territorio della Regione Siciliana, dopo avere svolto un periodo di formazione o specializzazione in Italia o all’Estero“. Le caratteristiche del bando sono elencate fra l’articolo 3 e 4 del testo. Potrebbero accedere infatti alle somme quei giovani siciliani sotto i 40 anni che hanno conseguito la propria laurea con il massimo dei voti, che stabiliranno dimora in Sicilia una volta completato il percorso formativo, iniziando così la propria vita lavorativa. Una sorta di prestito d’onore che può andare fino a 10.000 euro per la formazione completata nel resto d’Italia e fino a 20.000 euro per le attività completate all’estero.

Investimento richiesto: cinque milioni di euro

Rientrerebbe nell’eventuale bando la frequenza a corsi di specializzazione post-universitari, di dottorati di ricerca, di master di specializzazione e di altri percorsi di studio formativi. La proposta troverebbe inoltre copertura finanziaria fra i capitoli di spesa regionali, prevedendo un investimento complessivo da oltre 5 milioni di euro. Come sopra detto però, il ddl “Studia e Paga” deve prima superare l’esame delle commissioni dell’Ars e solo dopo potrà arrivare in aula per l’approvazione definitiva. Un percorso lungo quanto irto di ostacoli, soprattutto considerato l’attuale agone politico fra i corridoi di Palazzo dei Normanni.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
BarSicilia

Bar Sicilia con Pino Galluzzo: “Sanità, rilancio industriale e ponte sullo Stretto. Ecco la visione di FdI” CLICCA PER IL VIDEO

Puntata 332 di Bar Sicilia con il deputato regionale di FdI Pino Galluzzo: impegno, risultati e prospettive politiche per una Sicilia che vuole risposte concrete per il rilancio del territorio messinese.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.