“Con un’ estate con il coprifuoco in Italia, la possibilità di vacanze all’estero rischia di diventare una certezza”. E’ quanto sostengono gli albergatori siciliani, commentando la bozza del nuovo decreto sulle riaperture, che tra le restrizioni per il contenimento della pandemia comprenderebbe anche l’estensione del coprifuoco dalle 22 fino al 31 luglio.
“Regole restrittive che permangono e che chiaramente si pongono in antitesi con il concetto di vacanza – dichiara Nicola Farruggio vice presidente vicario di Federalberghi Sicilia – e che non possono essere in linea alle certezze delle iniziative di promozione che gli operatori preparano per i potenziali vacanzieri”.
“La Sicilia purtroppo si trova ancora in ritardo sulla tabella di marcia auspicata – continua Farruggio – anche se resta ancora tra le destinazioni particolarmente gettonate per questa estate. Ovvio che proporre una stagione estiva a mezzo regime ci pone battuti in partenza, anche sotto questo aspetto, rispetto ad altre mete estive che garantiscono aperture no limits, come molte destinazioni nel Mediterraneo”.
“Serve pertanto – conclude Farruggio – una politica protezionistica da parte del Governo, per sostenere il settore. Viaggiare in Italia deve essere lo spot di questa prossima stagione che si preannuncia comunque più complicata del 2020, malgrado i vaccini“.