È in corso a Roma la conferenza stampa di presentazione al Ministero del Sud delle proposte studiate dal Movimento 5 Stelle per valorizzare le ZES (Zone Economiche Speciali) in Sicilia e incentivare lo sviluppo delle zone comprese in queste aree.
Per la provincia di Palermo la ZES comprende: Palermo con l’area portuale e retroportuale, il mercato ortofrutticolo, la stazione Sampolo, l’agglomerato industriale di Brancaccio e l’area Partanna-Mondello; Carini con l’agglomerato industriale; Termini Imerese con l’agglomerato industriale.
A parlare è Roberta Alaimo, deputata alla Camera del Movimento 5 Stelle che fa parte del gruppo di lavoro che ha elaborato le proposte: “È necessario valorizzare le infrastrutture portuali in un’ottica integrata col territorio circostante, comprese le zone industriali limitrofe“.
“È per questo che riteniamo necessario ampliare gli incentivi economici – afferma l’esponente cinquestelle – . Dal 1 Aprile le imprese siciliane che decidono di intraprendere una nuova attività nelle zone economiche speciali possono godere di una riduzione del 50% dell’imposta sul reddito derivante dallo svolgimento della loro attività, ma non basta“.
Tra le proposte del Movimento 5 Stelle c’è quella di “costituire dei Comitati di indirizzo e nominare i Commissari straordinari del Governo, con funzioni di coordinamento e semplificazione delle procedure; Integrare la composizione del Comitato di indirizzo con un rappresentante del Ministero della transizione ecologica (MITE) per promuovere una politica green; Prevedere la partecipazione dei Presidenti delle Autorità di sistema portuale al Comitato di indirizzo; Potenziare gli incentivi a favore degli investitori che operano nelle ZES, compresa la possibilità di poter cedere il credito d’imposta ad altri soggetti, anche per la produzione e la distribuzione di Idrogeno Rinnovabile; intervenire sulla manutenzione infrastrutturale (rete viaria, illuminazione etc.) e sulla implementazione/completamento della connettività (banda ultralarga); Assumere personale qualificato per le unità di staff delle figure commissariali; offrire anche assistenza gratuita nella gestione di tutte le formalità connesse all’investimento“.
“Ripartiamo dal Sud – conclude Alaimo –. Le Zone Economiche Speciali sono un investimento importante per il rilancio del nostro territorio, un’occasione da non perdere per ridurre il gap con il Nord“.