Nel cuore del Parco Archeologico di Giardini Naxos, affacciato sul mare e immerso tra le suggestioni dell’antica Naxos, quest’estate ha preso vita il Teatro Nike, diretto da Orazio Micali. La struttura, riqualificata in appena cinquanta giorni, si è imposta come nuovo polo di aggregazione sociale e culturale, unendo la bellezza classica del sito alle arti contemporanee.
La stagione inaugurale, partita il 20 luglio 2025, propone undici appuntamenti tra musica, teatro, danza e narrazione, in un percorso che fonde il fascino dei miti classici con le sperimentazioni più innovative. Il gran finale è previsto all’alba del 4 settembre con “Le memorie di Adriano”, interpretato da Alessandro Preziosi.
La direzione artistica è firmata da Simona Celi, già per sei anni alla guida della sezione teatro del Festival di Taormina. “Accogliamo artisti che portano bellezza in Sicilia e nel mondo – ha spiegato – Il jazz, la danza, la nuova drammaturgia e il teatro classico rendono il Teatro della Nike una stazione culturale dove fermarsi, ascoltare e godere. Un teatro che nasce per sovvertire ogni regola, come una rivoluzione e una resistenza culturale”.
Pur gestendo anche il Teatro Antico di Taormina, il Parco Archeologico punta a differenziare i due spazi: il Nike privilegia spettacoli di qualità e di nicchia, con artisti siciliani di respiro internazionale, meno orientati al grande pubblico rispetto a Taormina.
Il nome “Nike” richiama la statua rinvenuta nel sito. Qui, nell’VIII secolo a.C., sbarcarono i Greci, e oggi l’area viene restituita al pubblico in una nuova veste. Il palcoscenico di 21 metri è dotato di un impianto audio in grado di ospitare anche grandi produzioni internazionali. Attualmente i posti a sedere sono 500, ma nel 2026 la platea sarà ampliata a 1.200.
L’obiettivo per la prossima stagione è anticipare l’apertura a maggio, garantendo un’offerta culturale che si estenderà tra le città metropolitane di Catania e Messina, in sinergia con le strutture turistiche locali.

“Il nostro obiettivo è dare alla città di Naxos, capostipite della cultura greca di Sicilia, un teatro come probabilmente non ha mai avuto – ha dichiarato Micali – Non un teatro alla greca, ma all’insegna della contemporaneità, che guarda al futuro e sia generatore di cultura e visioni positive”.
Il sipario di questa prima stagione si chiuderà simbolicamente all’alba, come auspicio per i giorni futuri di un teatro destinato a crescere e a far parlare di sé nel panorama culturale siciliano.