Care buche di Palermo, quanto ci siete costate. E quanto continuate a farlo. All’attenzione del Consiglio Comunale è arrivato un altro debito fuori bilancio. Uno di quei conti da pagare per rimettere a posto le cose fra Palazzo delle Aquile e i suoi creditori. Molto spesso si tratta di somme irrisorie. Ma può capitare il caso nel quale tali cifre abbiano un certo valore. Un elenco in cui rientra la richiesta di una cittadina palermitana che, a causa di un infortunio riportato nel 2018 per un buca presente sul marciapiede in via Cassarà, nei pressi del CTO di Palermo, chiede oggi di aver riconosciuto un pagamento a titolo di risarcimento danni vicino ai 100.000 euro. Ciò in base ad una sentenza emessa dalla Terza Sezione Civile del Tribunale di Palermo nel 2022. Cifra alla quale andranno aggiunti i pagamenti aggiuntivi del processo. Elementi che hanno fatto lievitare la somma ad oltre 126.000 euro.
Infortunio causato da una buca, il Comune di Palermo dovrà pagare oltre 125.000 euro
La vicenda, come sopra ricordato, risale addirittura al luglio 2018, quando una signora che camminava su via Cassarà, ovvero nei pressi della sede del CTO di Palermo, è cascata al suolo a causa di una buca coperta da alcune foglie cadute sul marciapiede. La donna ha riportato alcune lesioni a causa dell’impato ed è stata costretta a ricorrere a cure mediche per mesi. Fatto che ha portato ad un contenzioso che ha visto protagonista la signora, il Comune di Palermo e la Rap, società Partecipata allora affidataria del servizio manutenzione stradale. La sentenza definitiva è arrivata nel 2022, quando la Terza Sezione Civile del Tribunale di Palermo ha condannato gli uffici di Palazzo delle Aquile a pagare un risarcimento danni da quasi 100.000 euro (99.600 euro per la precisione).
Somma a cui si sono andate ad aggiungere le spese legali, le spese di lite da riconoscere a Rap, tasse ed interessi. Elementi che hanno fatto salire la somma da pagare per il Comune di Palermo a 126.000 euro. Cifra che i tecnici dell’Amministrazione dovranno erogare una volta che Sala Martorana avrà proceduto a votare il documento. Chiaramente, non si tratta di un caso isolato. Sono diversi i debiti fuori bilancio che hanno fatto riferimento a vicende simili. Molti di questi risalgono a diversi anni fa, ovvero a precedenti corsi amministrativi. Un arretrato amministrativo che l’assessorato al Bilancio sta cercando oggi di smaltire.
Randazzo: “Lavorare su piano per manutenzione marciapiedi”
Quello della manutenzione stradale, si sa, è uno dei più grandi fascicoli aperti sul tavolo dell’Amministrazione guidata dal sindaco Roberto Lagalla. Ad occuparsene è l’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Orlando. L’esponente di Lavoriamo Per Palermo ha avviato, dopo decenni di inerzia, diversi accordi quadro per cercare di eseguire i lavori di manutenzione straordinaria rimasti in arretrato. Un infinito elenco di strade che, per essere smaltito, richiederà diverso tempo.
Ma se sul passato non si può fare nulla, si può certamente intervenire sul futuro. Focus su cui si centra l’attenzione del consigliere comunale del M5S Antonino Randazzo. “La manutenzione stradale è indietro. Apprezzo lo sforzo fatto dall’Amministrazione per l’asfalto di diverse arterie viarie della città, ma si è fatto poco sui marciapiedi. Bisognerebbe programmare anche quelli. Soprattutto in quei siti sensibili, come il caso di questo debito fuori bilancio che voteremo, dove a otto anni dall’infortunio la buca è presente. E stiamo parlando di un’area nei pressi del CTO di Palermo“.