La data da segnare in calendario, sarà quella del 4 maggio, giorno in cui è stata convocata una capigruppo decisamente particolare. A parlare, sarà il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che proverà giocarsi il tutto per tutto per portare a termine gli ultimi mesi alla guida di Palazzo delle Aquile. Si tratta della seconda tappa di una complicata strategia messa in campo dal sindaco per tentare di ricompattare le fila della maggioranza e uscire da una crisi che si protrae ormai da diverse settimane.
Un confronto chiesto dallo stesso sindaco che proverà a giocare a carte scoperte e a rilanciare l’attività dell’amministrazione. Al momento, i rapporti con il Consiglio comunale, restano tesi. Tra accuse reciproche che vedono coinvolti anche l’attività di alcuni uffici e assessori, il clima è ancora caldo.
Per il capogruppo di Forza Italia, Giulio Tantillo: “Il centro destra è e rimane unito e coordinato. Il 5 maggio, tutti i capigruppo del centro destra al Comune (Forza Italia, Lega, Diventerà Bellissima, Udc e Fratelli d’Italia), si riuniranno per capire come muoversi all’indomani delle attese dichiarazioni di Leoluca Orlando”.
Non è un mistero che in ballo ci sia ancora la possibilità di presentare una mozione di sfiducia al sindaco ma servono firme, volontà e soprattutto è necessario fare vari distinguo tra le diverse correnti di tutti i partiti in gioco.
Al netto delle posizioni dei vari schieramenti, la percezione è che si voglia tentare di portare a casa alcuni provvedimenti necessari alla città. In scadenza, ci sono molte deliberi, non ultima quella sul suolo pubblico che servono a dare risposte a cittadini, attività commerciali e a tutti i lavoratori che ruotano attorno all’economia palermitana. In primo luogo, nessun aumento della Tari. “Non ci sono i numeri, come potremo votarlo di fronte a un servizio così scadente e in un momento così delicato per la città? Rispetto poi al Piano Triennale delle Opere Pubbliche, a parte l’accordo quadro per gli interventi nell’ex Fiera del Mediterraneo e per la manutenzione delle strade, si è parlato di una serie di progetti 2020-2022, ormai superati. Serve rafforzare il Piano 2021-2023 e soprattutto presentare un elenco annuale per le opere del 2021. Se l’Amministrazione porterà in Consiglio opere condivise, come il raddoppio del Ponte Corleone, nessuno voterà contro”.
Il punto è che ad oggi, non si hanno notizie di questo piano né tantomeno di una delibera di giunta che metta nero su bianco le intenzioni dell’Amministrazione che in base anche alle nuove normative nazionali, potrebbe rimandare il tutto a giugno.
Sul futuro di Palermo 2022, sottolinea che: “Forza Italia in città gode ottima salute e lavoriamo per diventare il primo primo partito. Le lusinghe del Pd sono buone per la sinistra. Restiamo legati ai nostri alleati e al programma di centro destra legata. Le alleanze per le comunali sono un’altra cosa ma non possiamo cambiare la storia dei partiti”.