“Non si puo’ pensare di volere le attivita’ economiche aperte e poi non indossare la mascherina e non mantenere le distanze. Il fatto che manchino i controlli per me e’ un alibi. Come si puo’ pensare che le forze dell’ordine possano controllare 60 milioni di italiani? Come e’ possibile affidare al solo controllo la salute dei propri cari?“.
Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, a margine dell’evento in cui e’ stata pulita la targa di via Li Muli in memoria di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, uccisi dalla mafia nel 1982.
La citta’ torna da oggi in zona arancione ma il primo cittadino punta il dito contro chi non rispetta le misure di sicurezza: “Quando qualcuno ordina a casa propria 40 pizze che vengono regolarmente consegnate in quanto consentito, ma in quell’appartamento vivono 4 persone, allora forse e’ meglio riaprire la pizzeria in sicurezza – aggiunge Orlando – I furbetti sono degli incoscienti, dei criminali che uccidono l’economia”.
Per uscire dalla morsa del Covid-19 “nemmeno la zona rossa e’ adeguata e lo ha dichiarato anche l’Asp. Ancora una volta c’e’ il riconoscimento che anche in zona rossa i divieti non bastano, occorre la responsabilita’ dei cittadini. Sono preoccupato e devo apparire tale – aggiunge il primo cittadino – Mi attengo alle indicazioni degli organi sanitari, ma sto combattendo una battaglia per dire incivili agli incivili”.