Le prime campanelle sono già suonate, ma gli studenti palermitani torneranno ufficialmente tra i banchi di scuola lunedì 15 settembre. Tante le novità da Roma, con il Ministero che ha introdotto diverse misure, dall’uso dei telefoni all’esame di maturità. A questi si aggiungono i timori nel dover affrontare le solite problematiche che ogni hanno affliggono gli istituti del capoluogo siciliano: edilizia, mense, riscaldamenti, palestre e chi più ne ha più ne metta. E proprio in tal senso, l’assessore comunale all’Istruzione Aristide Tamajo, circa una settimana fa, aveva risposto alle domande sul tema poste durante l’audizione in Consiglio comunale dagli esponenti dell’opposizione.
“Abbiamo trovato una situazione disastrata. Siamo a 100, ma non siamo partiti da 90, siamo partiti da 0. Per arrivare a questi risultati abbiamo fatto i salti mortali. In ogni settore abbiamo portato avanti una rivoluzione, conducendo un’analisi attenta, matematica e oggettiva“. Sono queste le prime parole del componente della giunta Lagalla, che si è concesso ad una lunga chiacchierata con ilSicilia.it, snocciolando diversi temi, dai fondi Pnrr agli asili nido, fino all’assistenza specialistica.
Il complesso capitolo dell’edilizia scolastica
“Ad oggi siamo impegnati su diversi fronti“. Ha spiegato l’assessore Tamajo che ha fatto il punto sulle attuali condizioni dell’edilizia scolastica a Palermo, partendo dai fondi del Pnrr: “Abbiamo finito e completato l’asilo di via La Barca, all’Arenella. Gli altri sono tutti in itinere, come l’asilo in via Laudicina, dove i lavori sono iniziati e stanno per procedere secondo il cronoprogramma. Stiamo lavorando per ultimare tutto entro giugno 2026, termine ultimo previsto dalla normativa. Ci sarà una proroga, ma stiamo lavorando sui vecchi tempi“.
Diversi sono i cantieri aperti come quello di via Sandro Pertini, giunto al 70% o i lavori avviati in via Michelangelo. Un po’ più indietro rispetto alla tabella di marcia le strutture di via Besta, via Aiace e via Altofonte, ma l’assessore ha precisato che “siamo sul pezzo e siamo convinti di poter rispettare il termine e concludere le opere secondo i tempi previsti dalla norma. Secondo i calcoli che facciamo noi, calcoli e previsioni che vengono dai direttori dei lavori, siamo sempre rimasti entro i termini. All’asilo Borsellino abbiamo effettuato la demolizione, ma stiamo affrontando un ulteriore problema strutturale. Una volto risolto inizieranno i lavori e rispetteremo l’impegno preso. Per l’asilo nido Padre Puglisi, opera simbolica, appena il Consiglio comunale approverà il Piano triennale, ci sarà l’assegnazione definitiva all’impresa aggiudicataria e i lavori potranno iniziare. Sarà costruito secondo tecnologie nuove, moderne, efficienti ed efficaci. A Tommaso Natale è a buon punto lo spazio giochi all’ex Casena Rossi, abbiamo fatto anche la dismissione di un capannone che era attaccato alla struttura, abusivo. Nel giro di un paio di mesi vorremmo concludere i lavori. Mentre per l’asilo nido, struttura vicina, i lavori stanno iniziando ora e sarà molto grande, potrà contenere più di 50 bambini“.
Non solo Pnrr. Per l’edilizia scolastica sono stati destinati circa 22,5 milioni di euro provenienti dai fondi ex Gescal. Il cospicuo bacino di somme ha però una rigida tabella di marcia da rispettare: la presentazione dei progetti entro fine anno e la realizzazione delle opere entro la fine del 2028. Lo scorso marzo erano stati anche oggetto di un’audizione in IV Commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Ars (CLICCA QUI). Nel dettaglio: la realizzazione della scuola materna in via Patti e le riqualificazioni delle scuole “Sciascia” (plesso via Smith e plesso via De Gobbis) allo Zen, “Maritain” a Borgo Nuovo, il recupero della materna in via Pecori Giraldi e la riqualificazione delle scuole “Randazzo” e “Mattarella” allo Sperone. Ma a che punto siamo? “Dei 7 interventi, su 3 possiamo intervenire direttamente perché sono sotto i 2 milioni di euro e non necessitano della procedura Bin, strumento informatico obbligatorio per interventi sopra i 2 milioni di euro. Per questi stiamo preparando in questi giorni l’avviso per individuare i progettisti. Le altre 4 aspettiamo che l’amministrazione si doti del BIM o ci faccia sapere come ci dobbiamo comportare per quanto riguarda la progettazione e la realizzazione di queste opere che cubano oltre i 2 milioni ciascuno. Stiamo aspettando le direttive. I tempi e i soldi ci sono“.
Tanti sono i casi scoppiati e finiti al centro delle polemiche nell’ultimo anno scolastico. Uno per esempio riguarda l’impianto di via XXVII Maggio allo Sperone, dove il cantiere è rimasto fermo per mesi, scatenando un vero e proprio caso mediatico (CLICCA QUI). Gli interventi sono poi ripresi, ma negli ultimi giorni è arrivato un altro stop a causa di incursioni vandaliche all’interno del cantiere. “I lavori si sono fermati per qualche settimana. Anche grazie al prefetto abbiamo rimesso in sicurezza la situazione e i lavori procedono a passo spedito. E’ tutto pronto per realizzare il tetto e ultimeremo quanto prima i lavori strutturali. Fra qualche settimana il più sarà fatto“.
Altro caso seguito da ilSicilia.it è quello che riguarda l’Istituto Renato Guttuso ad Acqua dei Corsari (CLICCA QUI): “Dopo tante peripezie siamo arrivati alla conclusione di stipulare un contratto con i padri vocazionisti, un contratto 6+6, con l’impegno di iniziare da subito i lavori nel primo dei tre plessi di questa struttura. Si lavora in maniera rapida. Abbiamo svolto un sopralluogo qualche girono fa e sta avvenendo veramente una bellissima struttura, confortevole e sicura. Sarà veramente un grande aiuto per il territorio che è carente di strutture scolastiche”. Tempistiche? “Speriamo si poter ospitare gli alunni fin dal primo giorno di scuola. Non è stata un’opera facile, sia per redigere il contratto, sia per ricucire un rapporto che si era completamente guastato, e soprattutto raggiungere l’obiettivo della funzionalità e dell’accessibilità ai locali“.
Interventi immediati, fondi Pnrr, ex Gescal e non solo. Due imponenti complessi potrebbero, infatti, ben presto nascere ai due estremi della città. “Abbiamo due progetti relativi al Polo Nord e al Polo Sud. Sono due grossissime strutture scolastiche che dovrebbero nascere, una al Polo Nord, in zona Mondello, via Venere, e l’altra in via Galletti dall’altro lato della città, Polo Sud. Si prevede la realizzazione di scuole dell’infanzia, scuole elementari, scuole medie e palestre. Sono interventi molto grossi, molto pesanti, si parla di 25 milioni di euro per ognuno. Come amministrazione stiamo interloquendo con la Regione, che sta preparando il programma 2021-2027, dentro il quale chiederemo con forza, ma ci sono delle interlocuzioni molto rassicuranti, l’inserimento di questi due poli, che sarebbero due fiori all’occhiello per la città“.
Il nodo asili nido tra numeri e novità
Nei mesi scorsi sono finiti sotto l’occhio del ciclone anche i fondi Pnrr destinati agli asili nido. Le strutture del capoluogo siciliano che ospitano i bambini dagli 0 ai 3 anni hanno persino catturato l’attenzione di Report, programma in onda su Rai 3, che ha messo in luce e denunciato i ritardi. “Sono tutte cose false. A fine intervista il sindaco Lagalla ha detto “I conti si fanno alla fine”. Ecco, noi alla fine registreremo un risultato eccezionale, un risultato che ci vedrà primi in Italia. Non siamo al 6%. Il dato reale dice che al 31 dicembre 2024 siamo oltre il 27% e che entro il 2025 dovremmo superare il 28,8%. Una percentuale che quindi abbiamo anticipato. Entro il 31 dicembre 2027 in previsione dovremmo arrivare a coprire il 33%, ma ci arriveremo prima. Questo significa che considerando da dove siamo partiti, questa amministrazione ha fatto i salti mortali, i miracoli, in tempi ristretti ed è la prima in Italia per il raggiungimento di questi risultati. Siamo convinti di aver fatto una grande rivoluzione, contrariamente alle fesserie che ci vengono dette. Quest’anno abbiamo avuto 600 posti negli asili nido in più e il prossimo anno saranno altri 600 in più. I bambini hanno quindi una prospettiva e avremo all’orizzonte molto vicino il famoso 33% che ci consentirà di avere in maniera stabile e strutturale le risorse del Fondo solidarietà comunale che ci consentiranno di realizzare dei nostri asili“.
Progetti in grande, dunque, per quanto concerne gli asili nido, per i quali è pronto a subire una notevole mutazione anche l’assessorato, con la creazione una struttura ex novo permanente che prenderà vita a breve. “Ci saranno 10 funzionari di cui 5 tecnici, 3 amministrativi e 2 contabili e un dirigente, che cureranno gli asili. Faremo gli asili più belli e più confortevoli d’Italia. Questa struttura darà un grosso aiuto e supporto. I funzionari e gli operatori di questo settore avranno la possibilità di dedicarsi più attivamente al resto degli interventi, oltre che agli asili nidi“.
Non solo edilizia: i capitoli del Pnrr e gli altri interventi
Efficientamento energetico, palestre, illuminazione e riscaldamenti, sono gli altri capitolo previsti per le scuole dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Tra questi il più corposo è l’ultimo. “Qualche giorno fa – ha spiegato Tamajo – abbiamo fatto una riunione con Amg. Abbiamo individuato gli interventi da realizzare e a giorni partirà la prima determina con l’indicazione dei primi interventi da realizzare. All’interno dell’elenco delle priorità anche la Falcone dello Zen. Poi ci sono una serie di interventi di media o di piccola portata“. Proprio sui riscaldamenti l’assessore ha rivendicato il lavoro portato avanti e condotto dall’amministrazione comunale. “Su questo argomento abbiamo fatto passi da gigante. Abbiamo trovato una situazione disastrata. L’anno scorso abbiamo risolto il problema della Alighieri, che sembrava non potersi risolvere in nessun modo, invece ci siamo riusciti. Il problema della Nazario Sauro, scuola elementare che dipende dalla De Amicis-Da Vinci. La scuola ora è dotata di un impianto caldo-freddo all’avanguardia e abbiamo risolto un problema presente da decenni. Abbiamo risolto, anche grazie al contributo del preside, il problema della Lombardo Radice. Manca un piccolo intervento che faremo nel coso di questo affidamento a Amg e l’impianto sarà perfettamente funzionante. Restano da affrontare due o tre impianti soggetti al vincolo della sovrintendenza, i palazzi storici. Ci stiamo attrezzando per i progetti, avere il parere e finanziarli. Le scuole sono la Rita Atria e il Madre Teresa di Calcutta. Ci stiamo attrezzando anche per risolvere gli ultimi problemi. Poi le scuole saranno tutte fornite di riscaldamenti come è giusto che sia“.
Per quanto riguarda illuminazione ed efficientamento energetico “su richiesta delle scuole abbiamo fatto gli interventi quando ci sono stati richiesti. E’ un ragionamento che dovremmo fare in funzione di bassa scala perché le scuole, siamo nel 2025, dovrebbero cominciare a essere fornite da impianti a led che sono più efficienti e fanno risparmiare pure l’amministrazione. Su questo tema stiamo facendo delle riflessioni con all’amministrazione in senso lato. Quanto prima tireremo fuori una strategia per poter migliorare ancora di più l’illuminazione delle scuole“.
Procede anche il lavoro sulle palestre: al Colozza-Bonfiglio, al Giuliana Sabatino, una aperta e una al chiuso alla Di Vittorio, al Verga, al Paulsen, alla Mattarella, alla Garzilli. “Erano palestre chiuse da anni – ha aggiunto – e stiamo continuando a fare progetti e a investire“.
Interventi sono stati portati avanti anche su estintori e ascensori. Sui primi “è partita sia la manutenzione ordinaria che quella straordinaria. Consiste nell’adeguamento dove ci sono e nella fornitura di nuovi dove non sono presenti” mentre sui secondi “abbiamo fatto interventi a tappeto di manutenzione ordinaria e abbiamo un elenco di una trentina di interventi di manutenzione straordinaria. I primi 6-7 interventi sono stati fatti. Abbiamo stilato un elenco di priorità che stiamo cercando di rispettare. La ditta che si è aggiudicata l’appalto sta lavorando egregiamente“.
Le mense della discordia
Un capitolo a parte merita certamente l’argomento mense, tra i più caldi dell’ultimo anno scolastico.
“Quest’anno abbiamo avuto un boom di richieste. Siamo a 3.800 richieste di pasti, oltre il doppio da quando abbiamo preso in mano la situazione. Deduco che questo sia il risultato di un buon servizio da parte dell’area dell’amministrazione. Registro positivamente queste richieste – ha spiegato Tamajo – e ci stiamo attrezzando per dare una risposta totale alle richieste che ci vengono prospettate. Il servizio, a prescindere da qualche incidente di percorso che può succedere, dalle pagelle espresse dalle scuole e dai genitori raggiunge quasi l’ottimo. E’ un servizio che funziona bene ed è in piena ed esponenziale crescita“.
Se nel 2023 il numero di bambini che aderivano alla refezione era di circa 1.800, oggi è raddoppiato. Secondo dati e valutazione dell’assessorato comunale questo aumento sarebbe riconducibile a tre elementi: il servizio, la riqualificazione di molti spazi e le tariffe. Osservando bilanci, regolamenti e rette pubblicate, dal 2014 le spese delle famiglie sono rimaste stabili. Il servizio è dunque stato implementato attraverso l’incremento dei fondi stanziati dal Comune.
Assistenza specialistica
Evidenti sono invece i passi avanti compiuti per l’assistenza specialistica. I bambini con disabilità che frequentano le scuole del primo ciclo anche quest’anno saranno più di 2.300. L’obiettivo sarà quello di non lasciare solo nessuno studente. Traguardo raggiunto l’anno scorso, ma non poi così scontato, come emerge andando ancora più indietro nella linea temporale, dove erano oltre 500 i bambini senza assistenza. Senza considerare i ritardi per dare il via al servizio, per il quale, in alcuni casi si è aspettato anche fino a gennaio inoltrato. In seguito all’impegno assunto con l’Ufficio scolastico regionale il Comune si assumerà il dovere pagare direttamente gli assistenti, che partiranno nei tempi prestabiliti e su richiesta delle scuole. Un servizio di fondamentale importanza e che richiede una spesa annua che oscilla tra gli 8 e i 9 milioni di euro, provenienti dai fondi comunali.
“Abbiamo pubblicato la graduatoria degli aspiranti assistenti. C’è stata una presa di posizione da parte delle scuole che prima pagavano gli assistenti e ora hanno rivendicato il fatto che non è un compito loro. Ci stiamo organizzando per dare anche questa risposta pagando noi direttamente gli assistenti e finalmente penso che potremo dare risposta certa agli assistenti che svolgeranno questo servizio. Quando siamo arrivati il servizio iniziava nel mese di novembre inoltrato e alla fine rimanevano 500-600 bambini senza servizio. Ora i bambini avranno ognuno un assistente e il servizio inizierà quando ce lo chiederanno le scuole, in genere il 1° ottobre o il 22 ottobre. Dipenderà dalle scuole. Noi rispetteremo, così come abbiamo fatto l’anno scorso, la data di inizio comunicata dalle scuole. Quindi siamo al massimo dell’efficienza, al di là di quello che vuole dire qualcuno“.