
“Di nuovo, oggi, in Sicilia per sproloqui, con altre offese anche al presidente Schifani. Ed inoltre in una delle giornate più drammatiche, segnata dall’invasione di Gaza e dal silenzio che circonda la tragedia del popolo palestinese, è imbarazzante dover assistere al video in cui il senatore Carlo Calenda si atteggia a “prefetto Mori” e arriva perfino a teorizzare il commissariamento della Sicilia e del suo Parlamento”. Lo dichiara Stefano Cirillo segretario regionale della DC.
“Affermare che la Sicilia debba essere commissariata e i Parlamentari mandati al confine, rappresenta il massimo disprezzo verso la nostra democrazia. Se davvero Calenda è convinto delle sue parole, cominci a commissariare se stesso o abbia il coraggio di dimettersi, visto che è stato eletto proprio in Sicilia.
Richiamare il prefetto Mori come modello per la nostra terra è un insulto gravissimo. Non siamo ai tempi del fascismo: la Sicilia non ha bisogno di pieni poteri né di metodi autoritari, e tantomeno di salvatori calati dall’alto. La Sicilia ha un Parlamento, istituzioni, un’Autonomia Speciale conquistata con sacrificio, e soprattutto un popolo che merita rispetto.
Trattare i siciliani come incapaci di autogovernarsi è l’arroganza di chi non conosce la nostra storia e disprezza la nostra autonomia. Il senatore Calenda, eletto anche dai cittadini siciliani, per una volta onori davvero questo ruolo, faccia sentire la sua voce non per offendere la Sicilia, ma anche a nome della Sicilia, per chiedere con forza il riconoscimento dello Stato di Palestina e contro il genocidio che si sta consumando a Gaza”, conclude.