
“Alla presidente Chiara Colosimo – si afferma nella nota – esprimiamo piena solidarietà, convinti che saranno i documenti e la verità dei fatti a seppellire coloro che non vogliono che sul delitto Borsellino sia fatta chiarezza. Da tempo Fratelli d’Italia denuncia la presenza di un conflitto di interessi, proprio riguardo la figura e il ruolo di Roberto Scarpinato, all’interno della Commissione. Proprio per questo ci eravamo fatti promotori di un disegno di legge volto a risolvere in maniera netta e definitiva queste distorsioni che possono rappresentare un vulnus all’azione della Commissione stessa. E queste conversazioni, che raccontano del tentativo di Scarpinato di anticipare le domande e concordare le risposte con l’audito Natoli, confermano che avevamo ragione e che non è più possibile rimanere ad assistere a un conflitto di interessi evidente”.
La replica del ex magistrato Scarpinato: “Con Natoli ricostruivo fatti per smentire le bugie”

“Dopo quasi un anno ritornano nella macchina del fango le intercettazioni di alcuni dialoghi tra me e il collega Gioacchino Natoli, storico componente del pool antimafia. Eppure in oltre 11 mesi nessuno è stato in grado di indicare una sola frase da cui risulti che concordavamo di nascondere il vero o di affermare il falso. Perchè questo non è mai avvenuto. Con Natoli al telefono, quando né io nè lui eravamo al corrente dell’indagine su di lui, ci sforzavamo di ricordare e ricostruire in modo rigoroso elementi reali su Borsellino e sui giorni precedenti alla Strage, perchè era già iniziata la campagna per diffondere una verità di comodo e preconfezionata, quella secondo cui Borsellino sarebbe stato ucciso perchè voleva mettere le mani sull’indagine ‘mafia-appalti’ che sarebbe stata insabbiata dalla procura di Palermo”. E’ quanto scrive in un nota il senatore M5S Roberto Scarpinato, dopo la pubblicazione su alcuni quotidiani di intercettazioni tra lo stesso Scarpinato e il pm Gioacchino Natoli.