Carissimi
Non fate gli snob accadrà, anche a voi, prima o poi, di dovere fare i conti con le aspettative di vita.
Non è necessario essere Nanni Moretti davanti al proprio metro nel misurare gli anni vissuti e gli anni che restano ancora da vivere, basta ad esempio, per chi si vuole assicurare un futuro mediamente sereno, di recarsi presso un CAF, o una struttura dedicata alla consulenza del lavoro e fare qualche calcolo utilizzando i numeretti che dal momento in cui abbiamo iniziato la nostra vita lavorativa ci accompagnano.
Il gentile signore del CAF mi ha accolto con un sorriso di circostanza e subito dopo mi ha chiesto, oltre i dati anagrafici, i dati specifici per poter iniziare a fare i dovuti calcoli necessari per stabilire un’età pensionistica e quanti anni mi separano da questa, oltre a stabilire quella che potrebbe plausibilmente essere la mia pensione.
In Italia grazie al continuo legiferare in materia è raro trovare due persone di seguito che abbiano lo stesso trattamento pensionistico, comprendete quindi come sia difficile per una persona normale, a maggior ragione con una mentalità matematica, riuscire ad avere un punto di certezza in merito.
Mi venne d’istinto chiedere per superare l’imbarazzo dell’attesa, mente l’operatore al terminale faceva i suoi calcoli:
- “Mi scusi il Rag. Provolizzi lavora ancora qua?
La risposta fu secca:
- “Avica muriu!”
Cominciamo bene.
- “Ma c’era quell’altra persona gentilissima, l’altro suo collega e il Dr. Mezzapalla?”
- “Ah, poverino ci venne una malattia è nel giro di pochi giorni s’asciucò”
Continuiamo bene.
- “Ritorniamo a noi che è meglio, allora io vorrei dirle che ho ricevuto questa lettera dove mi propongono di rivalutare e riscattare i contributi che avevo accumulato nella mia libera professione, sarebbero 7 anni, una cosa importante, al modico prezzo di 20.000 €, i quali potrebbero essere pure rateizzati in rate comode di 145 € per 10 anni. Mi conviene?”
L’operatore mi disse:
- “Allora facciamo un piccolo calcolo. lei con questo contributo aumentare ebbe la sua pensione di 150 € al mese.”
- “Sì, mi scusi, ma questo reale vantaggio lo potrei avere soltanto finiti di pagare dieci anni, per cui tanto ne metto e tanto ne predo. Quindi pensi che mettiamo io vada in pensione a 67 anni e sono certo che da qui a quando andrò in pensione potrebbero pensare di farli diventare 68, 69 o 70, dopo 10 anni potrei godere di questo vantaggio all’età di 75 anni per esempio. Un affare! Pensa che io possa mettere la firma per campare fino a 80 anni?
Quanto deve essere la mia aspettativa di vita oggi?”
L’operatore del CAF mi rispose:
- “Carissimo Dr. le racconto un breve episodio. Dove abito io al penultimo piano vive il Dr. Caracappa, il quale giunto all’età di 80 anni ha deciso di vendere l’appartamento dove abita ai signori dal piano di sopra, per una cifra di 50.000 €, pur mantenendo la nuda proprietà e quindi con lui in vita nessuno lo avrebbe potuto buttare fuori di casa.
Fu un affare per tutti perché il Dr. Caracappa era veramente malato fin dal momento in cui firmò un contratto del genere e aveva già dato le disposizioni e organizzato il suo funerale, onorando tutte le spese e quindi col peggiorare della sua situazione di salute, da un momento all’altro, tutti dovevano aspettarsi una sua dipartita.
Immaginate quale apprensione nel condominio ogni qualvolta aggiungeva l’ambulanza del 118 chiamata per un peggioramento del suo malore o per una qualunque incombenza, anche per una semplice prova di esistenza in vita.
Bene, da allora sono passati più di 20 anni e il Dr. Caracappa ci onora della sua presenza e ha già compiuto la bellezza di 103 anni, e ogni qualvolta l’ambulanza ultimato il suo servizio riparte a sirena spenta, il Dr. Caracappa trova la forza estrema, non pronunciando più neanche una parola, di muoversi con la sua carrozzella a rotelle fino al balcone, piegato dal dolore, e mostrare a tutti il suo dito medio della mano destra.
Ora lei pensi a coloro che hanno acquistato la nuda proprietà e non vedevano l’ora di mettere all’incasso quello che pensavano fosse un grande affare, ma pensi anche alla previdenza INPS o come si chiamava nel momento in cui il Dr. Caracappa all’età di 65 anni, circa quarant’anni fa smise di lavorare e i suoi colleghi gli regalarono il tipico orologio che dal pensionamento scandiva il tempo che lo avrebbe separato dall’imminente dipartita.
Non so quanti dispiaceri si saranno presi tutti quelli che avevano fatto i loro calcoli e gli algoritmi fatto sta che il Dr. Caracappa malu cumminatu all’età di 103 anni è ancora con noi e lei mi sta a fare pensieri se e come potrà raggiungere gli ottant’anni?”
In effetti. Un abbraccio, Epruno