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Sequestro dell'immobile

Lavori abusivi, eternit e operai in nero a Riposto (CT): blitz dei Carabinieri

domenica 19 Ottobre 2025

I Carabinieri della Stazione di Riposto, in collaborazione con il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania NIL e con il supporto tecnico dell’ARPA Sicilia- che monitora e controlla l’ambiente a tutela del territorio- hanno dato esecuzione a un sequestro preventivo di un immobile situato nel centro storico e hanno denunciato un 29enne del posto per violazione di domicilio, invasione di terreni ed edifici e abbandono di rifiuti pericolosi, ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva.

L’attività è scaturita dalla denuncia presentata da una delle comproprietarie dello stabile, la quale ha segnalato ai Carabinieri la presenza di persone estranee che, senza alcuna autorizzazione, hanno fatto accesso alla proprietà per eseguire lavori edili, in assenza di qualsiasi comunicazione preventiva e, appunto, senza il consenso dei proprietari.

Sulla base delle informazioni acquisite, i militari dell’Arma hanno predisposto l’intervento, chiedendo il supporto degli specialisti del NIL e dell’ARPA e, quando sono arrivati presso l’abitazione, nel centro del paese, hanno sorpreso 3 uomini sulla terrazza, intenti alla rimozione di materiale bituminoso proprio dal lastrico solare, tutti privi di dispositivi di sicurezza individuali e di documentazione tecnica o amministrativa autorizzativa. Gli accertamenti hanno permesso di identificare i soggetti coinvolti, tra cui il committente dei lavori, un 29enne residente a Riposto, il quale aveva impiegato “in nero” gli altri due, quindi senza alcuna regolare assunzione e senza le comunicazioni obbligatorie agli enti previdenziali e assistenziali.

Nel corso delle verifiche tecniche, i Carabinieri hanno inoltre accertato la presenza di rifiuti speciali e pericolosi, tra cui materiali contenenti eternit e guaina bituminosa, oltre alla collocazione dell’immobile in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico. Alla luce di queste circostanze e al fine di evitare l’aggravamento delle conseguenze ambientali e di sicurezza, l’intero sito è stato sottoposto a sequestro preventivo, in attesa della bonifica e delle ulteriori determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.

Sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, il 29enne è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Catania.

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