“Da mesi la città di Vittoria sta attraversando una fase estremamente delicata, segnata da gravi episodi di insicurezza, da una crescente presenza della criminalità organizzata e da un clima di smarrimento generale. Quella che stiamo vivendo oggi non è una semplice difficoltà passeggera, ma una vera e propria emergenza sociale e istituzionale. Mi sento distante sia dal modo di fare politica della destra di Fratelli d’Italia, sia dall’approccio adottato dal sindaco Aiello”.
Queste le parole della consigliera comunale di Vittoria, in provincia di Ragusa, Sara Siggia.
“In questo momento la nostra città non ha bisogno di divisioni o di polemiche, ma di unità e responsabilità. Vittoria ha bisogno di sentirsi rappresentata da una classe politica capace di mettere da parte le contrapposizioni e di lavorare insieme per restituire sicurezza, fiducia e dignità alla nostra comunità. Oggi, più che mai, Vittoria ha bisogno di questo. Come consigliera comunale, anche se la più giovane in Consiglio, e cittadina sento forte il senso di responsabilità verso la mia città. Alla luce della situazione di crescente insicurezza e delle segnalazioni emerse anche dal recente report, chiedo con urgenza al Prefetto di intervenire con misure concrete. In particolare, di rafforzare la presenza delle Forze dell’ordine sul territorio, potenziando gli organici della Polizia di Stato e intensificando i controlli”.
“È fondamentale – continua Siggia – che si garantisca il rispetto delle regole da parte di tutti. Chiedo quindi che vengano effettuati controlli accurati sulle condizioni abitative, soprattutto nei casi in cui si riscontrano situazioni di sovraffollamento che mettono a rischio la sicurezza e la dignità delle persone. Questa non è una questione di razza o provenienza, ma di legalità e rispetto per la nostra comunità e per chi vive onestamente nella nostra città. Vittoria ha bisogno di ordine, sicurezza e giustizia, e di istituzioni che collaborino per tutelare davvero tutti i cittadini.
“Io ci sono, con spirito costruttivo e con il massimo senso del dovere verso la mia città”.