Oltre quindici milioni di accessi ai caselli in tre mesi. Più di 545 milioni di chilometri percorsi nel periodo fra luglio e settembre 2025. Sono numeri in crescita quelli registrati sulla rete del Consorzio Autostrade Siciliane (abbreviato Cas). In una lunga intervista rilasciata ai microfoni de ilSicilia.it, il presidente dell’ente regionale Filippo Nasca ha analizzato i dati sul traffico relativi al periodo estivo che si è appena concluso. Rilevazioni che evidenziano un’evoluzione dei flussi sia sul fronte del traffico turistico che di quello commerciale.
Autostrade Siciliane: aumento gli accessi, diminuiscono gli incidenti

Secondo quanto si apprende dai dati forniti dal Cas, nel periodo fra luglio e settembre 2025 si sono registrati 15,7 milioni di accessi complessivi fra A18 e A20. Oltre 639.000 in più rispetto al 2024. Cresce anche il numero di chilometri percorso dai mezzi transitati sulle autostrade di competenza del Consorzio: 545 milioni in tre mesi (21 milioni in più rispetto allo scorso anno). Andando ancora più a fondo, si evidenzia una crescita esponenziale dei chilometri percorsi dai mezzi di classe “A” (auto e moto): 476 milioni di chilometri contro i 69 milioni di chilometri accumulati da camion ed autocarri. Quasi sette volte in più. “E’ stato un trimestre che ha registrato un aumento di traffico sulla nostra rete – commenta Filippo Nasca -. Abbiamo un +5% sulla Messina-Palermo e oltre il 3% sulla Messina-Catania. E’ stata una stagione estiva caratterizzata da flussi turistici importanti e da un traffico commerciale in crescita. Questo testimonia la centralità della rete autostradale e la necessità di avere strutture moderne al servizio dell’economia regionale“.
Un aumento del traffico al quale si contrappone un altro dato positivo, quello della diminuzione dei sinistri stradali. “Si rileva la diminuzione dell’incidentalità – dichiara l’esponente del Consorzio Autostrade Siciliano -. Significa che le campagne d’informazione e gli strumenti attivati hanno funzionato. Il nostro auspicio è che si continui su questa strada anche per il futuro. Quello che chiediamo agli automobilisti è la prudenza“.
Incremento del flusso di mezzi pesanti: la centralità dei cantieri
Fra gli svincoli che registrano il maggior numero di accessi c’è la barriera di Villafranca Tirrena (+14%) e quello di Messina Nord (+11%). Trend positivo importante anche per Cefalù (+7,7%) e per Milazzo. La porta per gli imbarchi verso le isole Eolie ha visto un incremento degli accessi ai caselli di oltre il 7%. “E’ un dato che testimonia che il flusso turistico verso la costa tirrenica e le isole Eolie rappresenta un volano economico importante – evidenzia il presidente del Cas -. Aggiungo che il sistema di centri commerciali presenti in quell’area è stato attrattivo. Fatto che costituisce uno stimolo in più per continuare nelle azioni di ammodernamento su cui siamo impegnati a spron battuto da due anni“.
Sul fronte della A18 invece, la barriera di Messina Sud ha fatto registrare un incremento dei transiti del 3%, mentre il casello con il maggior incremento è stato quello di Giardini Naxos (+4,6%). Unica stazione in calo rispetto al 2024 è stata quella di Taormina, con un -1% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un’autostrada sulla quale si sta registrando un aumento del traffico di mezzi pesanti da e verso i poli industriali dell’area ionica. A contribuire però sono anche i cantieri in corso. E l’occhio, in tal senso, non può che andare al futuro. “Abbiamo stretto degli accordi con Rete Ferroviaria Italiana, stazione appaltante per il raddoppio della tratta Messina-Catania, proprio per ottimizzare flussi che dureranno ancora per anni – sottolinea Filippo Nasca -. Transiti ai quali si potrebbe aggiungere quelli relativi alla costruzione del ponte sullo Stretto di Messina. Negli ultimi diciotto mesi abbiamo cercato di innalzare il livello di sicurezza sulla nostra rete, attivando i pannelli a messaggeria variabile e potenziando la comunicazione social. Questo perché ci rendiamo conto che talvolta la coincidenza fra traffico turistico e commerciale può creare disagi sulle stazioni d’uscita più congestionate“.