Nuovo capitolo della vertenza relativa agli assistenti all’autonomia e alla comunicazione a Palermo. Un coordinamento di operatori Asacom ha incontrato ieri pomeriggio, a Palazzo Palagonia, il sindaco Roberto Lagalla e una delegazione dell’Amministrazione Comunale. Obiettivo: trovare un punto d’incontro rispetto alla necessità manifestate dai lavoratori durante un sit-in tenuto sotto l’assessorato alla Scuola di via Notarbartolo. Fra queste, in primis, l’obbligo di aprire una partita IVA per potere sottoscrivere i patti di servizi.
Chinnici: “Nuovo sistema garantirà regolarità dei pagamenti”

Molti operatori, infatti, sono dotati di poche ore di servizio. Fatto che ha posto domande sulla sostenibilità del regime tariffario richiesto dall’apertura di una partita IVA. Una questione affrontata durante l’incontro di ieri nella sede istituzionale del sindaco Roberto Lagalla. A fare il punto sull’esito del confronto è stato il capogruppo di Lavoriamo Per Palermo Dario Chinnici. “Gli operatori Asacom svolgono un servizio indispensabile nelle scuole di Palermo, a beneficio delle ragazze e dei ragazzi che hanno più bisogno. L’obiettivo dell’amministrazione comunale di Palermo è garantire la continuità del servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione, tutelando così i lavoratori e gli studenti”. Secondo Chinnici, “gli uffici stanno procedendo a convocare gli operatori e le accettazioni consentiranno di coprire un elevato numero di ragazze e ragazzi e, al tempo stesso, sono al lavoro per garantire la regolarità dei pagamenti mensili”.
La vicenda degli assistenti alla comunicazione di Palermo
Il gruppo di lavoratori del mondo della scuola aveva manifestato il 15 ottobre scorso sotto la sede dell’assessorato alla Scuola di via Notarbartolo. Motivo del contendere è stata la richiesta, mossa agli assistenti all’autonomia e alla comunicazione da parte del Comune, di aprire la partita Iva per potere sottoscrivere i patti d’adesione. Tradotto, tasse da liberi professionisti su un fatturato orario deciso da Palazzo delle Aquile, ovvero di 15 euro l’ora. Una sorta di aut aut per molti operatori soprattutto considerando il fatto che, ad ottobre ormai inoltrato, trovare un’alternativa è praticamente impossibile. In pratica, le scelte rimaste erano due: o accettare o restare a casa.
Un mondo complesso, composto da numerose sfaccettature ed esigenze, sul quale l’Assemblea Regionale Siciliana sta provando a fare un po’ di ordine attraverso la stesura di alcune linee guida. Il problema però resta la necessità di reperire risorse. Ad oggi è arrivata la notizia che il servizio ha copertura fino al mese di dicembre. Dopodiché si attende un intervento da parte del Governo Nazionale. Fatto per il quale, in questi giorni, la fondatrice dell’associazione Parlautismo Rosi Pennino si è rivolta con una lettera aperta al ministro Alessandra Locatelli, chiedendo l’approvazione di un progetto di legge risalente al 2022 relativo alla stabilizzazione degli Asacom. L’unica vera soluzione alla precarietà che ha contraddistinto il settore in questi ultimi anni.