Si sono concluse con successo le due giornate di seminario dedicate al Ponte sullo Stretto, svoltesi il 18 e il 20 novembre presso l’Aula Capitò del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Palermo, e che hanno visto oltre 200 studenti partecipare all’evento.
L’iniziativa, promossa dall’associazione Foro di Ingegneria e moderata dai rappresentanti Tommaso Musarra e Natale Pruiti, mirava ad affrontare una tematica complessa e a dare alla comunità studentesca un ponto di vista lineare e scientifico riguardo all’opera infrastrutturale più complessa del panorama nazionale, attraverso dati, conoscenze e competenze professionali.
La prima giornata si è aperta con i saluti istituzionali di Riccardo Pruiti, Vicepresidente del Foro di Ateneo, di Francesco Ponzo, Vicepresidente del Foro di Ingegneria, del Prof. Livan Fratini, Direttore del Dipartimento di Ingegneria, del Prof. Giorgio Mannina, Coordinatore del Corso di Studi in Ingegneria Civile, e del Prof. Antonino Sferlazza, Delegato ai rapporti con gli studenti.
“Siamo sicuri che – Continua Riccardo Pruiti – che giornate come queste possano contribuire al miglioramento dei nostri corsi di studi e alla formazione trasversale degli studenti di tutto il dipartimento di ingegneria, con il quale abbiamo sinergicamente collaborato per la realizzazione dell’evento”.
Infine, sono intervenuti il Prof. Salvatore Benfratello, il Prof. Michele Fabio Granata, il Prof. Fabrizio Micari, il Prof. Giuseppe Salvo (referente scientifico) e l’Ing. Filippo Palazzo, che hanno analizzato nel dettaglio gli aspetti strutturali, geotecnici, progettuali ed economici del progetto. Le diverse prospettive hanno offerto agli studenti un quadro scientifico e concreto della complessità tecnica richiesta da un’opera di tale portata.
La partecipazione numerosa e attenta degli studenti ha confermato il forte interesse verso questi temi, ribadendo quanto sia fondamentale il confronto tra il mondo accademico e la realtà operativa per la formazione di una nuova generazione di tecnici consapevoli e preparati.




