A volte la fretta è cattiva consigliera. Forse è questo il principio che ha ispirato il Consiglio Comunale nella scelta di rinviare il voto sul nuovo contratto di servizio di Rap. Un atto prelevato di corsa in seguito alla lettera della SRR Palermo 1. Missiva nella quale il presidente Natale Tubiolo ha prospettato la possibilità, per l’Amministrazione Comunale, di incorrere in sanzioni da parte di ARERA. La costola del Ministero dell’Ambiente che si occupa di dettare le regole d’ingaggio per la gestione della raccolta dei rifiuti su tutto il territorio nazionale. Il problema riguardava infatti i ritardi accumulati sull’approvazione dell’atto. Ma di fronte ad una delibera messa all’ordine del giorno quasi un anno fa, i consiglieri comunali non hanno potuto far altro che chiedere un’integrazione documentale agli uffici. Intanto, in città si affrontano i disagi occorsi in seguito alle assemblee sindacali promosse in azienda. Tanti i cumuli di spazzatura sparsi per l’intero territorio cittadino. Ci sono poi siti che, al di là delle emergenze contingenti, si sono trasformati ormai in discariche perpetue. Come successo ad una palazzina posta fra corso dei Mille e via Macello, in II Circoscrizione.
Discariche storiche a Palermo, il caso di corso dei Mille
Si tratta di una struttura che versa, da anni, in uno stato di abbandono. Qualcuno, approfittando dell’assenza di barriere o di altri dispositivi che impediscano l’accesso, ha abbandonato ogni genere di rifiuto. Semplici sacchetti di spazzatura, mobilio, elettrodomestici e perfino materiale edile. Una condizione di cui pagano le spese i residenti e le attività commerciali della zona. “Questa discarica è qui da anni – raccontano alcuni cittadini di corso dei Mille -. Hanno fatto dei lavori. Ogni giorno, qualcuno viene a buttare la spazzatura. Si è generata una discarica. Siamo stanchi. Ci sono topo ed insetti. I nostri bambini non possono vivere così. E’ una schifezza. Non è giusto“.
Un problema sul quale i residenti hanno presentato diverse richieste d’intervento agli uffici comunali. Purtroppo senza successo. “Ci troviamo fra due siti monumentali, ovvero la chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi e il ponte Ammiraglio – ha dichiarato Giuseppe Federico, presidente della II Circoscrizione -. Questa struttura è in questa condizioni da decenni. E’ aperta. Qui viene a scaricare chiunque, mettendo a rischio la salute dei residenti“. Situazione di disagio che, peraltro, non si limita solo alla discarica di spazzatura, bensì anche ai diserbi non eseguiti sui marciapiedi limitrofi alla struttura. Fatto sul quale l’esponente di Fratelli d’Italia non ha mancato di lanciare qualche stoccata. “Qualche azienda e qualche assessore non riesce ad andare al passo con i cronoprogrammi. Lo dimostra il verde infestante presente in zona. Non è stato ancora tolto, nonostante i solleciti“.
Rap, slitta il voto sul contratto di servizio: occhi puntati sugli uffici
Mentre la città fa i conti con le discariche sparse per l’intero territorio comunale, in Consiglio Comunale si è decisa la strada della prudenza. Durante il dibattito in aula sul nuovo contratto di servizio di rap, diversi esponenti politici si sono accorti di un’asincronia fra quanto contenuto nella delibera e l’attuale stato dei conti della società presieduta da Giuseppe Todaro. L’atto, infatti, è stato messo all’ordine del giorno addirittura a dicembre 2024. Quasi un anno fa. Nel frattempo sono intercorsi fatti di particolare rilievo giuridico ed economico-finanziario. Fra questi spiccano i due aggiornamenti del piano di risanamento aziendale. Motivo per il quale ieri è stata votata all’unanimità con la quale i componenti di Sala Martorana presenti hanno chiesto agli uffici comunali, entro dieci giorni, di fornire i documenti richiesti.
Una mossa praticamente obbligata, anche per uscire dall’impasse che è regnato all’interno del Consiglio Comunale. Ciò soprattutto a causa delle polemiche interne al centrodestra palermitano. Prima la richiesta di dimissioni mossa da parte della capogruppo della Lega Sabrina Figuccia nei confronti dell’assessore di Forza Italia Pietro Alongi e del direttore generale di Rap Massimo Collesano. E poi le polemiche scoppiate su un emendamento relativo all’utilizzo delle spazzatrici meccaniche nei mercati rionali e storici di Palermo. Una richiesta di modifica che ha generato polemiche non solo nella maggioranza, ma anche all’interno delle singole compagini politiche. Come avvenuto in Fratelli d’Italia fra il capogruppo Giuseppe Milazzo e la vicepresidente della commissione Attività Produttive Teresa Leto, firmataria fra gli altri dell’emendamento. Coalizione, quella a sostegno del sindaco, che ora dovrà ritrovare unità in vista di un altro importante appuntamento, ovvero il voto sull’avanzo vincolato.




