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A lanciare l'allarme è stato il consigliere Giuseppe Guaresi

Buche pericolose a Palermo, scoppia il caso ad Acqua dei Corsari CLICCA PER IL VIDEO

domenica 30 Novembre 2025

Buche. Dissesti. Veri e propri crateri sull’asfalto. La città di Palermo ne è piena. Soprattutto nelle sue strade di periferia. Anni di mancata manutenzione ordinaria si fanno sentire su diverse vie, in particolare quelle attraversate dai mezzi pesanti che si muovo da e verso l’are del porto. Ci sono poi i problemi alla circolazione di veicoli o pedoni causati dagli interventi straordinari di rimozione dei rifiuti. L’altra grande piaga del capoluogo siciliano. Ne sanno qualcosa in via Galletti, porta d’ingresso al territorio comunale posta nel quartiere Acqua dei Corsari. Qui infatti, in seguito ad un intervento per eliminare l’ennesima discarica abusiva, i mezzi della Rap si sono lasciati dietro di loro un gigantesco cratere dove, qualcuno, si è purtroppo già fatto male.

Il caso raccontato dal consigliere Giuseppe Guaresi

Ad accendere i riflettori sulla vicenda è stato il consigliere della II Circoscrizione Giuseppe Guaresi. “Porto avanti questa battaglia dal dicembre 2023. A seguito di una bonifica da parte di Rap, questo marciapiede è stato sconquassato. A settembre 2024 una donna di 70 anni è caduta, finendo in ospedale. Siamo in una condizione di grave disagio. A febbraio 2024, gli uffici del Comune hanno diffidato la Rap ad intervenire, ma non è successo nulla. In questo tratto non c’è illuminazione. Quando piove si crea una piscina. Sabato mi sono incatenato qui contro l’indifferenza. Se non dovessi ricevere notizie, la prossima settimana lo rifarò. Questa volta in Circoscrizione. Dopodichè, mi recherò in Consiglio Comunale per chiedere giustizia, il rispetto dei diritti dei cittadini e la legalità“.

Non solo Acqua dei Corsari, Palermo è piena di buche

Un disagio che non riguarda soltanto i danni fisici riportati dai cittadini o dai loro mezzi di trasporto. Fatto che, già da solo, rappresenta una criticità importante. Il problema è che, molto spesso, tali sinistri stradali si trasformano in debiti fuori bilancio che il Comune di Palermo deve poi corrispondere. Anche ad anni di distanza. Fatto per esempio avvenuto ad agosto in Consiglio Comunale. Momento nel quale l’aula fu costretta ad approvare un debito fuori bilancio per risarcire una cittadina palermitana a causa di un infortunio riportato nel 2018 per un buca presente sul marciapiede in via Cassarà, nei pressi del CTO di Palermo.

Sinistri stradali = Debiti fuori bilancio per il Comune

In quei giorni, Sala Martorana approvò fra l’altro un ordine del giorno per creare un piano di manutenzione delle buche, non senza polemiche in aula. Il motivo è presto detto. Secondo i dati forniti dall’assessorato al Bilancio il 26 agosto, il Comune di Palermo ha corrisposto quasi 250 debiti fuori bilancio negli ultimi due anni per sinistri stradali. Casistica che, solo negli ultimi 24 mesi, ha visto trattare una mole di atti che, complessivamente, interessa una somma superiore ai 3,5 milioni di euro. Un vero peccato in una città sottoposta ad un piano di riequilibrio. Ma, è evidente, decenni di mancata manutenzione richiedono tempo per essere colmati.

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