A Misterbianco (CT), sabato 29 novembre, sala gremita al polo fieristico SiciliaFiera per il convegno “La sostenibilità nel carrello. Valorizzazione della filiera agroalimentare e ruolo della grande distribuzione”, promosso dal Gruppo Arena nell’ambito di Frutech, manifestazione che si conferma come uno dei principali appuntamenti del Mezzogiorno dedicati all’agricoltura, all’ortofrutta e alle filiere agroalimentari.
Ad aprire i lavori è stato il Magnifico Rettore dell’Università di Catania, professore Enrico Foti, che ha richiamato il valore della collaborazione tra mondo accademico, imprese e istituzioni come leva per la crescita dei territori e per una transizione sostenibile della filiera agroalimentare.
Un pubblico numeroso e qualificato – composto da operatori del settore, imprenditori agricoli, tecnici, studenti e rappresentanti delle istituzioni – ha seguito il dibattito che ha visto come protagonisti il Sindaco di Misterbianco Marco Corsaro, il Cavaliere del Lavoro Giovanni Arena, Amministratore Delegato del Gruppo Arena e Presidente nazionale di Gruppo VéGé, l’onorevole Nicola D’Agostino, la professoressa Alessandra Gentile dell’Università di Catania, l’Assessore regionale Edy Tamajo e il presidente di SiciliaFiera Nino Di Cavolo.
Nel suo intervento, Giovanni Arena ha riportato il tema della sostenibilità nella sua dimensione più concreta: quella economica, produttiva e sociale: “La sostenibilità del carrello non riguarda solo l’ambiente. Riguarda l’economia reale, il lavoro, le imprese agricole e i territori. Ogni prodotto che entra negli scaffali racconta una storia fatta di persone, investimenti e scelte produttive. Il nostro compito è fare in modo che quel carrello sia giusto: per il consumatore, per i produttori e per il sistema Paese”.
Per Arena, la grande distribuzione oggi è una vera piattaforma industriale: “Non siamo più soltanto un canale commerciale. Siamo un’infrastruttura economica che orienta i consumi e, di conseguenza, la produzione. Questo comporta una responsabilità enorme che va ben oltre il prezzo”.
Con un passaggio netto che ha segnato uno dei momenti centrali del confronto: “La sostenibilità non è una moda. È una scelta obbligata. Le aziende che non saranno sostenibili, semplicemente, non avranno futuro”.
Arena ha poi sottolineato come la relazione con il mondo agricolo debba evolvere in chiave strutturale: “Noi non lavoriamo con fornitori, ma con partner. La filiera agroalimentare non è un costo da comprimere, ma un patrimonio industriale da valorizzare. La sostenibilità vera nasce da rapporti stabili, programmazione e crescita condivisa”.
Sicilia, infrastrutture e politiche industriali
Parlando da imprenditore, Arena ha allargato il ragionamento al quadro infrastrutturale e logistico: “Se vogliamo che la Sicilia cresca davvero come sistema produttivo, non bastano le buone filiere: servono infrastrutture moderne, collegamenti efficienti e scelte strutturali”.
Sul tema del Ponte sullo Stretto, Arena ha preso posizione in modo chiaro: “Il Ponte non è una scelta di destra o di sinistra: è dei siciliani e degli italiani. Serve a facilitare la logistica e i trasporti, a migliorare gli scambi tra le regioni e tra l’Italia e i Paesi europei. Senza infrastrutture non c’è competitività”.
ZES Unica prima, poi le misure: stabilità per investire
Arena ha quindi rivolto un appello diretto alle istituzioni regionali e nazionali: “Alle imprese servono norme certe e stabili. Non possiamo programmare investimenti di medio e lungo periodo con regole che cambiano continuamente, con misure temporanee o con fondi non adeguati. Serve continuità, non interventi a termine”.
Sul tema delle politiche industriali, Arena ha richiamato la centralità della ZES Unica: “La ZES Unica ha funzionato e deve essere stabilizzata. E può essere estesa ad altre regioni, soprattutto alla luce dell’impatto occupazionale che ha dimostrato di avere. Le misure 4.0 e 5.0 sono strumenti fondamentali, ma vanno rese strutturali per consentire alle imprese di pianificare investimenti senza incertezze o stop improvvisi».

Arena ha ribadito il valore strategico di Frutech e del polo SiciliaFiera: “Frutech non è solo una fiera, è un laboratorio di futuro. Qui si costruiscono relazioni, si rafforzano le filiere e si genera valore. SiciliaFiera è un’infrastruttura strategica per tutto il sistema produttivo regionale».
E ha annunciato: “Da Frutech 2026 rafforzeremo il nostro impegno per coinvolgere nuovi fornitori, aziende e attori della GDO nazionale. Questa fiera ha tutte le caratteristiche per diventare una piattaforma di rilievo nazionale».
A commento dell’intervento, l’onorevole Nicola D’Agostino ha dichiarato: “Giovanni Arena è un vero ambasciatore della Sicilia e della produzione siciliana. La sua visione industriale rappresenta un valore per l’intero sistema economico regionale”.
Il riconoscimento al Gruppo Arena
A chiudere idealmente la giornata, il riconoscimento conferito al Gruppo Arena durante la serata di gala “Sicilian Fresh and Vegetables”, dove Luigi Saitta, Category Ortofrutta del Gruppo Arena e Alfio Mancuso, Coordinatore Tecnico di settore ortofrutta e Buyer product innovation del Gruppo Arena, hanno ritirato il GDO Award assegnato ad Arena come “retailer interprete dell’autentica sicilianità”.

Un premio che valorizza il lavoro quotidiano svolto nei punti vendita per promuovere le produzioni locali, sostenere le filiere siciliane e raccontare il territorio attraverso la qualità e l’identità dell’ortofrutta, confermando il Gruppo Arena come punto di riferimento nella valorizzazione delle eccellenze agroalimentari dell’Isola.



