Una lettera anonima inviata al legale della famiglia, l’avvocato Giacomo Frazzitta, contenenti elementi nuovi “che non erano conosciuti mediaticamente e che sono stati in parte riscontrati”. Una “taglia” per coloro che forniranno notizie utili alle indagini, con una somma messa a disposizione non solo da un imprenditore italo americano ma anche da una associazione di volontariato. A 17 anni di distanza dalla scomparsa di Denise Pipitone, la bimba rapita mentre giocava davanti casa a Mazara del Vallo, l’impressione è che la vicenda possa essere vicina a una svolta.
Ne è convinto anche l’avvocato Frazzitta che oggi, nel corso della trasmissione televisiva “Domenica In”, condotta da Mara Venier, ha chiesto all’anonimo di fare un passo ulteriore: “Invito ancora una volta l’anonimo che ci ha fornito elementi nuovi sulla scomparsa di Denise. Ti attendiamo, nella massima riservatezza, abbiamo bisogno di te, vieni fuori in qualche modo, però aiutaci, aiutaci ancora”.
Il penalista ha rivelato alcuni particolari della lettera anonima ricevuta mercoledì scorso al suo studio, che sono stati in parte riscontrati. A cominciare dal fatto che diverse persone sarebbero state testimoni oculari del rapimento della bimba, avvenuto a mezzogiorno davanti alla sua abitazione di Mazara del Vallo.
“Come è possibile, dopo 17 anni, avere ancora paura a parlare? Di cosa hanno paura, di chi? Si devono vergognare” ha esclamato il legale invitando anche questi testimoni a farsi avanti “per scardinare il muro d’omertà” che ha contrassegnato questa vicenda. Ritornando alle indicazioni fornite dall’anonimo l’avvocato Frazzitta ha rivelato che “nella ‘fotografia’ che ci ha fornito compaiono altre figure, che non sono Anna Corona e Jessica Pulizzi”.
Si tratta dell’ex moglie di Pietro Pulizzi, papà naturale di Denise, e della figlia Jessica, processata e assolta in via definitiva per il rapimento. “Questo non vuol dire che non rientrino nel quadro generale” ha aggiunto il legale che rispondendo a una domanda circa il “contesto familiare” della bimba ha puntualizzato che siamo di fronte a una “famiglia allargata”.