“Ciò che conta è la fidelizzazione del bambino rispetto alla scuola, cosa che comincia sin dalla più tenera età. Siamo passati dal 6,7 per cento al 27 per cento di frequenza negli asili. I numeri dicono 1.025 nel 2018, 3.739 oggi. Presto saremo a 5 mila, ma non è che vogliamo metterci una bandierina, a noi interessa che il modello educativo continui ad andare avanti”. Lo ha detto il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, partecipando ai lavori del convegno su “Cambiare la scuola per cambiare le città”, in corso a Palazzo Riso, nel capoluogo siciliano, rivendicando il merito dell’aumento della percentuale di bambini che frequentano gli asili.
“Il picco della dispersione scolastica nelle scuole primarie e secondarie si è attenuato: ora si registra dopo il superamento della terza media, quando l’alunno si ritrova nella realtà della scuola superiore con un patrimonio di conoscenze che non sempre lo mettono in condizione di partecipare attivamente e con attenzione al nuovo tipo di studi” ha aggiunto Lagalla.
“Occorre una risposta sociale e formativa – ha concluso Lagalla – che si chiama formazione professionale, meccanismo di utilità economica e sociale che coinvolge le imprese, il volontariato, l’associazionismo, il mediatore che parla con le famiglie” .