Richiesta di confronto urgente al presidente della Regione e agli assessori del Turismo, del Territorio e Ambiente, dei Beni culturali e delle Attività produttive.
Una riunione organizzata con albergatori da tutta l’Isola associati e non ad Assohotel per capire quali sono le priorità dei territori e fare da cinghia di trasmissione alla politica regionale e nazionale perché la #ripartenza avvenga nel migliore dei modi, tenendo conto delle difficoltà create dalla pandemia, ma anche di questioni precedenti che la pandemia ha ulteriormente aggravato.
Confesercenti Sicilia si mette in ascolto della filiera turistica che in Sicilia determina il 22 per cento del Pil, e stila un documento con 6 azioni prioritarie per la #ripartenza, chiedendo un incontro urgente alla giunta di governo.
“Ci siamo messi in ascolto per conoscere i problemi che il comparto vive sul territorio e che non sono legati solo al mancato afflusso dei turisti dell’ultimo anno e mezzo ma alla gestione dei servizi, dei trasporti, degli stessi eventi culturali. Il turismo, più di altri settori, è frutto di un mix di elementi e le associazioni di categoria come la nostra devono, oggi più che mai, fare da raccordo tra la base e gli organi decisionali”, dice il presidente di Confesercenti Sicilia e presidente nazionale di Assoturismo, Vittorio Messina.
La riunione con gli albergatori si è tenuta qualche giorno fa online ed ha visto collegati oltre 20 titolari di hotel da Palermo, Catania, Messina, Siracusa, Ragusa e Agrigento, il vicepresidente nazionale di Assohotel, il siracusano Giuseppe Rosano, il coordinatore regionale di Assoturismo Salvo Basile e il presidente di Assohotel Palermo, Marco Mineo.
Dal dibattito è venuto fuori un documento inviato ieri al Presidente della Regione Nello Musumeci e agli assessori Messina (Turismo), Cordaro (Territorio e Ambiente), Samonà (Beni culturali) e Turano (Attività produttive) insieme ad una richiesta urgente di incontro. Le sei azioni prioritarie per la ripartenza individuate da Confesercenti Sicilia sono: avvio di una campagna di comunicazione da far partire non più tardi della prima decade di giugno per rafforzare l’immagine della Sicilia quale destinazione sicura; rilancio del ruolo delle Destination Management Company (linee Guida PO FESR 2014-2020); definizione di un’agenda dedicata al tema della mobilità e accessibilità del territorio; avvio di un confronto con le parti economiche e sociali sulle strategie delineate nell’ambito della Next Generation Eu ed in seno al PNRR sui temi della transizione ecologica e dell’innovazione tecnologica; armonizzare sotto il coordinamento dell’assessorato regionale al Turismo l’offerta turistica che la Sicilia può proporre (cultura, natura, mare, convegnistica); rafforzare il contrasto nei confronti dell’abusivismo.
Il quadro dipinto dagli operatori è pieno di ombre: dalla cattiva gestione dei rifiuti non solo nelle città d’arte ma anche in aperta campagna dove spesso gli albergatori sono costretti a provvedere da soli alla rimozione dei rifiuti in discariche improvvisate lungo la strada che conduce alle loro aziende, allo stato disastroso della rete viaria e l’anomalia della pianificazione dei lavori di manutenzione delle infrastrutture, come accade tra Catania e Siracusa dove la linea ferroviaria resterà chiusa per adeguamenti e manutenzione dal 9 giugno al 6 luglio.
“Come albergatori – ha detto Giuseppe Rosano – non riusciamo a comprendere quale sia la logica di pianificare un intervento del genere proprio in estate. E non capiamo perché in un anno del genere sia stato impossibile rinviare le Tragedie greche dell’Inda per permettere un afflusso maggiore di spettatori”.