Il commissario liquidatore di Asm Taormina, l’avvocato, Antonio Fiumefreddo, ha comunicato alla casa municipale, che a causa del persistere dei mancati pagamenti da parte del Comune dei servizi resi negli ultimi dieci anni e non ultimo dei ristori Covid-19 incassati dall’ente locale ma non riversati ad Asm malgrado le accorate e ripetute richieste di aiuto, a far data dal 27 maggio, secondo quanto previsto dalle normative che regolano la vita delle società partecipate, saranno sospesi i servizi dello scuolabus, le manutenzioni relative alla condotta idrica e alla pubblica illuminazione e il servizio navetta per Mazzeo, mentre potranno verificarsi disagi nella mobilità urbana a causa dell’impossibilità di mantenere in servizio gli autisti necessari. Funzioneranno regolarmente i parcheggi e la funivia.
“Abbiamo osservato dall’estratto giornaliero odierno – scrive il liquidatore Antonio Fiumefreddo in una nota inviata al sindaco e alla presidente del Consiglio – una disponibilità di 121 mila euro, che con gli stipendi e i contributi da pagare nelle prossime 48 ore, azzereranno anche la predetta disponibilità. Non vi sono le condizioni per continuare a pieno regime ad erogare i servizi per i quali si attendono i pagamenti degli ultimi 10 anni. Ad oggi nessuna transazione è stata definita. Anche i fondi anti-Covid, pur accreditati al Comune, non sono stati riversati ad Asm, rimanendo senza risposte le nostre reiterate sollecitazioni. Ad oggi non siamo in grado di acquistare il cloro per sanificare le acque, non siamo in grado di acquistare il carburante per assicurare la regolare marcia dei mezzi, acquistare i ricambi necessari ad effettuare le manutenzioni, non siamo in grado di garantire il rinnovo delle posizioni assicurative dei mezzi e delle strutture”.
Fiumefreddo ha poi evidenziato che “Asm è raggiunta da plurime procedure esecutive, talune di esse riferite a servizi essenziali, nonché alla fornitura di lavoratori interinali. In queste condizioni – conclude il commissario liquidatore – non sarà più possibile garantire gli stipendi senza un intervento diretto dell’Amministrazione”.